Turismo, CNA: Cultura e artigianato grandi attrattori per Paese Associazione a Ttg: Ecco perché avere capitale italiana conviene di Franco Cocozza

Rimini – L’Italia manifatturiera non dispone di materie prime, mente il turismo ne è ricco. Per cui, “la traiettoria giusta è insistere sul turismo esperienziale, a 360 gradi”. Non poteva mancare, come da oltre un decennio, lo stand di Cna al salone del turismo di Italian exhibition group, il Ttg di Rimini. Uno spazio espositivo di circa cento metri quadrati all’interno del quale verranno organizzati durante la tre giorni di fiera sette workshop e 35 tra interventi e tavole. Con evento clou il convegno di questa mattina “Città capitale della cultura e ricadute socioeconomiche“, con protagoniste Pesaro, Agrigento e L’Aquila, rispettivamente capitali nel 2024, 2025 e 2026.

Per il made in Italy, è sicuro il segretario nazionale Otello Gregorini, “c’è una grande prospettiva, possiamo recuperare tanti punti di Pil”. L’associazione, prosegue, ha condiviso “fin dall’inizio questa scelta della Capitale italiana della cultura che deriva anche dall’Europa. È la possibilità con cui si valorizzano i nostri territori, non solo le città. E quando si valorizza un territorio si valorizza anche il mondo della piccola impresa, dell’artigianato, l’imprenditoria diffusa”. L’Italia, conclude, è “un Paese straordinario e dobbiamo valorizzarlo al massimo. Nella valorizzazione del territorio, della storia, della bellezza, ci sta anche la nostra presenza e il legame che le le nostre imprese artigianato hanno con il territorio. Un connubio perfetto che permette di valorizzare tutto il Paese, non solo le grandi città e quindi anche le nostre imprese che partecipano fattivamente”. Per Cna, mette in luce il coordinatore nazionale Turismo e commercio Cristiano Tomei, “è molto importante essere al Ttg. Ed è molto importante per le nostre imprese che sono oltre 400”. Anche quest’anno, aggiunge, “con una presenza ancora più importante. Il nostro sistema nazionale ha messo in campo tutte le regioni“, d’altronde “il binomio turismo-made in Italy, turismo-artigianato è il grande attrattore per il turismo internazionale del nostro Paese”. Tutti gli anni, gli fa eco il vicepresidente di Cna Turismo Roberto Masi, “cresciamo e riusciamo a dare risposte alle imprese”.

Il Ttg, concorda il presidente Cna Emilia-Romagna Paolo Cavini, è “un appuntamento storico, con tantissime persone interessate a conoscere il nostro sistema”. Il titolo di Capitale italiana della cultura, entra nel merito l’ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare del Partito democratico Matteo Ricci, porta “benefici per tutto il territorio, un valore di marketing straordinario, siamo molto soddisfatti”. E infatti si valuta la candidatura a Capitale europea per il 2033, mentre si sviluppa il progetto di una rete di città medie da supporto alle grandi città d’arte. Cna, rimarca il direttore generale di Pesaro 2024 Silvano Straccini, è stata tra i primi partner e fare sistema è la carta vincente: “I dati di commercio e turismo, cosi come dei musei, danno grandi risultati”. Agrigento non vede dunque l’ora e il sindaco Francesco Miccichè ricorda che non solo sono stati coinvolti, come da Pesaro, tutti i Comuni della provincia, è stato anche firmato un protocollo d’intesa con le altre nove finaliste per creare una rete turistica dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Si punta, prosegue, sulla “cultura del dialogo, delle relazioni, dell’integrazione”, con 44 progetti e tanti artisti nelle strade e nei locali accanto agli artigiani agrigentini. Così da invertire la rotta dei turisti che visitata subito la Valle dei templi non entrano in città e centro storico. Anche L’Aquila, prende la parola l’assessore al Turismo Ersilia Lancia, punta sulla “forza delle relazioni” e su un dossier “ampio e unico. Una felice scelta di marketing ma anche un racconto autentico” che si declinerà in 52 eventi tra benessere e coesione sociale, innovazione e creatività, sostenibilità. “In qualsiasi posto d’Italia c’è cultura, questa è la nostra forza”, conclude l’assessore.