SI CONCLUDE OGGI AL VANVITELLI IL CONGRESSO DEI MAGISTRATI TRIBUTARI
PASSERELLA DI BIG DELLA MAGISTRATURA E DELLA POLITICA
SINDACO PREFETTO QUESTORE E GUARDIA DI FINANZA
La legge che due anni fa ha introdotto la riforma sulla giustizia tributaria, con alcune norme entrate in vigore di recente, è stata al centro del dibattito della prima giornata del convegno organizzato dall’Associazione Magistrati Tributari (AMT), che si è aperto con una riflessione approfondita sugli effetti della nuova normativa. Nella parte scientifica dell’assise i cui lavori sono stati aperti da Daniela Gobbi, Presidente dell’Associazione Magistrati Tributari e Vicepresidente della Corte di Giustizia Tributaria di II grado di Bologna, si è discusso sulla profonda modifica del processo tributario dovuta alla riforma che per certi aspetti presenta anche dei punti in chiaroscuro.
Ne hanno parlato Ennio Attilio Sepe, Presidente emerito dell’AMT e Raffaele Ceniccola, Presidente della Commissione Formazione dell’AMT e già Avvocato Generale della Cassazione. L’introduzione di strumenti come il contraddittorio preventivo e il miglioramento delle garanzie per i contribuenti, soprattutto quando si trovano a impugnare avvisi di accertamento, per esempio, sono volti a rendere più trasparente e giusta la procedura di risoluzione delle controversie fiscali ma c’è poi il nodo dei giudici «part-time». Uno dei punti caldi del dibattito ha riguardato l’organizzazione interna delle Corti di Giustizia Tributaria. In passato, molti giudici tributari svolgevano questa funzione part-time, mantenendo parallelamente altre professioni come avvocati o commercialisti. Con la nuova riforma, invece, si punta alla professionalizzazione del ruolo, con l’assunzione di giudici a tempo pieno attraverso un concorso pubblico, al pari delle altre magistrature italiane.
«Questo rappresenta un passo avanti significativo per la qualità della giustizia tributaria, ha sottolineato Ceniccola. Ma ha anche creato nuove problematiche, soprattutto per quei giudici che hanno operato per anni con incarichi part-time e ora si trovano con diritti e tutele economiche ridotte».
L’AMT ha deciso di portare la questione sul piano internazionale, coinvolgendo rappresentanti del Parlamento Europeo presenti al convegno, tra cui il Vicepresidente Pina Picierno. “Abbiamo chiesto all’Europa di intervenire per garantire una maggiore tutela ai giudici part-time, affinché non siano penalizzati rispetto ai colleghi a tempo pieno”, ha dichiarato Gobbi. “Ci auguriamo che il Parlamento Europeo possa dare voce a questa istanza e proporre soluzioni che armonizzino i diritti di tutti i magistrati tributari». L’AMT ha deciso di portare la questione sul piano internazionale, coinvolgendo rappresentanti del Parlamento Europeo invitati al convegno, tra cui Fulvio Martusciello, Aldo Patriciello la Vicepresidente Pina Picierno, la cui presenza è prevista per oggi.Il convegno è stato aperto con i saluti del Prefetto di Caserta, Lucia Volpe, del sindaco Carlo Marino e di altri rappresentanti dei vertici locali e regionali della giustizia tributaria oltre che dai rappresentanti degli ordini professionali Oggi nuovo appuntamento con la terza e quarta sessione delle varie discussant, tra cui quella coordinata dal direttore de Il Mattino Roberto Napoletano.
FONTE: