Clamoroso
Claudio Santamaria ha la mania della simmetria delle sensazioni fisiche: «Se mi gratto a sinistra mi devo grattare, nello stesso identico punto, anche a destra» [Caprara, Sta].
In prima pagina
• Due razzi di Hezbollah hanno colpito la base delle Nazioni Unite a Shama, nel Sud del Libano, quattro caschi blu italiani sono rimasti lievemente feriti. Nella zona sono in corso intensi combattimenti. È la terza volta in una settimana che la base viene colpita
• Vladimir Putin ha ordinato la produzione in serie di missili ipersonici Oreshkin, dello stesso modello testato sulla città ucraina di Dnipro giovedì. «Nessun altro Paese ha armi come queste». Zelens’kyj ha chiesto agli alleati nuovi sistemi di difesa antiaerea
• Gli avvocati di Donald Trump cercano di far evitare al loro cliente la sentenza sul caso della porno-star Stormy Daniels. Nel frattempo il presidente eletto s’è messo a vendere chitarre autografate da 10 mila dollari
• Amazon ha raddoppiato l’investimento sull’intelligenza artificiale: verserà alla startup Anthropic una tranche di 4 miliardi di dollari che fa seguito a quelle precedenti, per un totale di 8 miliardi di dollari investiti
• Per chi detesta i messaggi vocali, il momento della svolta è vicino: WhatsApp finalmente introdurrà la funzione di trascrizione
• Stasera scatta lo sciopero dei treni. Finirà domani alle 21
• In provincia di Torino una donna di 34 anni, malata di depressione post-partum, ha annegato la figlia di 10 mesi nella vasca da bagno. Poi ha tentato di suicidarsi con un coltello da cucina
• Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, tornato in libertà a febbraio del 2024, per la prima volta è stato ospite di uno studio televisivo. Da Far West di Salvo Sottile ha ribadito ancora una volta di essere lui l’unico colpevole dell’omicidio
• Negli ultimi quindici anni i salari reali in Italia sono crollati dell’8 per cento. Oggi nell’Unione europea il 21 per cento della popolazione è a rischio povertà e esclusione sociale
• La crisi dell’auto si porta dietro i fornitori. Bosch ha intenzione di tagliare 5.500 posti di lavoro infliggendo un nuovo colpo all’industria. La Bce sta pensando di tagliare i tassi di 50 punti base
• Oggi, a Marina di Grosseto, si apre l’assemblea nazionale del comitato di Roberto Vannacci. La Meloni intanto vuole bloccare il terzo mandato per i governatori, per mettere i bastoni tra le ruote a De Luca (e pure a Zaia)
• Alcuni membri del collettivo trans-femminista Bruciamo Tutto hanno imbrattato la facciata del ministero dell’Istruzione lanciando palloncini pieni di colori a tempera
• Il palazzo di giustizia di Prato è rimasto paralizzato dopo che l’animale ha mangiato dei fili all’interno della cabina elettrica
• Gli influencer avranno un codice Ateco: entra in vigore dal 1°gennaio 2025
• Conor McGregor, star irlandese delle arti marziali, dovrà pagare 248.000 euro di danni a una donna che l’ha accusato di stupro
• Woody Allen è stato in visita con Soon-Yi Previn alle Scuderie del Quirinale
Titoli
Corriere della Sera: Libano, missili sugli italiani
la Repubblica: Libano, attacco agli italiani
La Stampa: Netanyahu spacca l’Occidente
Il Sole 24 Ore: Europa, l’allarme d’imprese e Bce / A dicembre verso taglio tassi di 50 punti
Avvenire: Missili fuori controllo
Il Messaggero: Meloni: Netanyahu non è Hamas
Il Giornale: Sangue italiano in Libano
Il Fatto: Bancomat Sicilia: marchette / da 85 milioni a fiere e sagre
Libero: Hezbollah ci spara addosso
La Verità: L’Aifa snobba gli effetti avversi / e arrivano tagli ai risarcimenti
Il Mattino: Unifil sotto attacco, feriti 4 italiani
il Quotidiano del Sud: Venti di recessione sull’Europa
il manifesto: Affamati
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Pulci di notte di Stefano Lorenzetto
Maria Antonietta Calabrò sul Fatto Quotidiano a proposito del conflitto in Ucraina scrive «del Papa che chiede la fine di quella guerra e di quella in Medioriente seguita dall’attaccamento di Hamas del 7 ottobre 2023». Evidentemente non le bastava di aver fuso in un’unica parola il Medio Oriente (che poi sarebbe più propriamente il Vicino Oriente). È riuscita anche a scambiare un attacco per un attaccamento («legame affettivo, affezione», Lo Zingarelli 2025), come se Hamas si fosse innamorato di Israele.
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Riccardo De Palo sul Messaggero: «E poi c’è il record in Italia, assolutamente impensabile, dei nidi di Caretta caretta, la specie di tartaruga marina più diffusa nel mar Mediterraneo: sono ben 404 (più del doppio rispetto all’anno scorso, quando erano 248)». Vince il premio Aritmetica 2024.
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Enzo Bianchi, il fondatore della comunità monastica di Bose (dalla quale è stato allontanato dal Vaticano), nella sua rubrica Altrimenti sulla Repubblica si occupa «delle realtà ultime, i novissimi: morte, giudizio, entrata o esclusione dal Regno di Dio». Ma in religioso ossequio al politicamente corretto evita la formulazione tradizionale che recita con maggiore chiarezza «morte, giudizio, inferno, paradiso». E così finisce per contraddire il Vangelo secondo Luca, in cui si legge: «I farisei gli domandarono: “Quando verrà il regno di Dio?”. Egli rispose loro: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: ‘Eccolo qui’, oppure: ‘Eccolo là’. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!”». Aggiungiamo però che il titolo dell’articolo, «La spiritualità fai da te», ci pare perfetto.
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Nelle pagine culturali del Corriere della Sera, Frediano Sessi recensisce il saggio Primo Levi e i suoi compagni (Donzelli) di Sergio Luzzatto. Nel penultimo capoverso si legge: «Nel corso del libro, Luzzatto si sofferma tra l’altro su quei prominenti ebrei, “esemplari maligni della selezione naturale del campo di sterminio (…) inclini a ogni espediente pur di uscire vivi, tra i quali Henri, di Se questo è un uomo, il cui vero nome è Paul Steinberg che esercitava la sua posizione di privilegio in modo “eminentemente civile e consapevole” ma che come altri detenuti, tra i quali Elias Lindzin, rendendosi capace di nefandezze». Premesso che non si capisce come possano gli ebrei essere persone «prominenti» (tutt’al più, secondo un inveterato e squallido pregiudizio, avranno solo il naso prominente), l’ultima frase risulta priva di senso.
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Dall’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro: «Orlando ha, perciò, pensato che candidarsi nella sua Regione natale per riconquistare la Liguria». Non sapevamo che il candidato (sconfitto) del centrosinistra fosse nato nella sede della Regione Liguria.
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Hoara Borselli intervista sul Giornale il vescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita. Domanda: «La prima volta a Roma?». Risposta: «1950, anno santo. Su un camioncino, nel cassone. Si viaggiava in piedi. Diverse ore, mica c’era l’autostrada. E poi in piazza San Pietro, grandissima, infinita, e a un certo momento il prete iniziò a recitare il Credo, con gli altoparlanti. Credo in Deum, patrem omnipotentem…». O il presule ha scarsa memoria o ha pregato poco, perché s’è dimenticato che Dio è unico. Infatti il Credo in latino suona così: «Credo in unum Deum, Patrem omnipotentem». Altra domanda: «Qual è la cosa della sua vita della quale va più orgoglioso?». Risposta: «La pace che riuscì a far fare a Milosevic e Rugova. Tanti anni fa, nel 1999. Poi fu inutile. Vinse il guerrosimo». Tralasciando il «riuscì» in luogo di «riuscii», che cosa sia il guerrosimo è noto solo a Paglia e all’intervistatrice Borselli.
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Titolo da Domani: «I rischi esiziali di Europa e Usa / Se si dividono vincerà lo zar». Quindi è bene che i rischi esiziali restino uniti?
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Enrica Roddolo sul sito del Corriere della Sera: «Proprio l’Australia, nonostante l’incidente con la deputata Lidia Thorpe e nonostante la campagna pro-repubblicana con la quale ha fatto sin qui politica il premier Albanese, l’accoglienza del re è stata molto calda nei giorni scorsi». Tutto chiaro.
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Veronica Gentili nella rubrica Facce di casta sul Fatto Quotidiano: «La prima è che ad immettere nel dibattito politico questo fastidioso neologismo secondo il quale i meglio magna magna si fanno in famiglia (anche allargata per carità) è stata proprio Giorgia Meloni». Sintassi a parte, la «famiglia allargata per carità» che cos’è? Una nuova forma di filantropia? E più avanti: «Meglio fare un ripassino veloce dell’argomento, al fine di evitare vistose sviste». Un quasi ossimoro notevole, per restare a ciò che dà nell’occhio. Nonché un consiglio che ci permettiamo di girare alla titolare della rubrica.
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Titolo dalla prima pagina della Verità: «Crollo Volkswagen, chiudono 3 fabbriche su 10». Sommario: «La casa che produce più vetture al mondo in ginocchio per il flop delle auto elettriche e per la concorrenza cinese». Non è la verità. Per il quarto anno consecutivo, nel 2023 è stata Toyota la prima produttrice mondiale, con 11,23 milioni di veicoli venduti. Volkswagen si è classificata seconda, con 9,24 milioni di auto, il 17,72 per cento in meno rispetto alla concorrente giapponese.
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Titolo della Repubblica sul social X: «Oristano, maestra faceva recitare preghiere e benediva i bambini con l’olio invece di insegnare italiano». La flessione del verbo benedire alla terza persona plurale è benediceva. È vero che Lo Zingarelli 2025 riporta benedivo come «popolare», ma la lingua scritta dovrebbe discostarsi da quell’uso. Il fatto è che, come si evince dal titolo, l’italiano è andato a farsi benedire, nelle redazioni più ancora che nelle scuole.
SL
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