Triceratopo

 Le parole dei dinosauri

tri-ce-rà-to-po

Significato Nome comune del dinosauro del genere Triceratops

Etimologia dal latino scientifico Triceratops, composto dal greco tri-, ‘tre’, kerato- ‘corno’, e óps ‘volto, muso’.

  • «Il triceratopo è stato uno degli ultimi dinosauri.»

Di fronte all’inatteso, all’inconsueto ed , una reazione frequente è quella di normalizzare. Si tenta — spesso in maniera forzata — di ricondurre nelle categorie convenzionali ciò che non può rientrarvi. Si ridimensiona l’ambasciatore dell’ relegandolo nella tranquillizzante categoria della eccezionalità, quella che, come dice il motto, alla fine ‘conferma la regola’.

Così deve aver ragionato il paleontologo americano Othniel Marsh quando, nel 1887, descrisse due enormi corna  scoperte in Colorado, nel selvaggio Ovest del suo paese. Il West è terra di bisonti. Le due corna parevano una versione gigantesca delle corna di bisonte. Da stratificazioni simili, Marsh stesso aveva già studiato ossa di grandi , quindi ritenne quei resti  ad un antico bisonte gigante, una versione  vissuta prima dell’arrivo dell’essere umano, e lo battezzò col nome di Bison alticornis (‘il bisonte dalle alte corna’). Nello stesso periodo, Marsh ricevette da una delle sue squadre di cacciatori di fossili alcune ossa di un grande rettile, un  scoperto nei territori del Montana. I pochi resti dell’animale comprendevano un paio di vistose corna posizionate proprio sopra gli occhi, un attributo mai visto prima in un dinosauro. L’anno dopo, Marsh battezzò questo dinosauro con il nome di Ceratops montanus, ‘il muso con corna dal Montana’. Marsh è noto agli storici di questa  per essere stato un paleontologo molto prolifico, specialmente negli anni in cui supervisionò e sovvenzionò varie spedizioni di cacciatori di fossili nel Wild West.

Oggi, visto secondo  più raffinati, egli ci appare troppo frettoloso, smanioso di creare nuove specie, spesso istituendole sulla base di resti troppo frammentari. Ciò lo portò, in alcuni casi, a dover correggere sé stesso già dopo pochi anni dalla pubblicazione delle sue . In un paragrafo della stessa pubblicazione in cui battezza Ceratops, Marsh si esibisce in un singolare gioco equilibristico. Implicitamente, egli ammette di essersi sbagliato con Bison alticornis, senza però dichiararlo in modo esplicito, ma limitandosi a  che, qualora siano rinvenute isolatamente, ossa come quelle di Ceratops potrebbero essere scambiate erroneamente per quelle di un bisonte.

Pochi mesi dopo aver battezzato Ceratops, Marsh ricevette ulteriori fossili di dinosauro, sempre dalla zona del Colorado in cui era stato scoperto Bison alticornis, e anche in questo caso dotati di corna sopra gli occhi. Questo  era molto più completo e meglio preservato rispetto a tutto il materiale precedente, e mostrava l’intera forma della testa dell’animale. Il nuovo  era molto simile al fossile usato per battezzare Ceratops, ma presentava anche la punta del muso, mancante nel primo fossile: appena sopra l’apertura delle narici, sul naso, l’animale portava un terzo corno, più piccolo di quelli sulle orbite. Questi dinosauri avevano ben tre corna sulla testa! Marsh quindi battezzò l’animale col nome di ‘Triceratops’. A questo punto, egli non poté più nascondere l’errore di due anni prima, come aveva tentato con Ceratops, e dovette rivedere esplicitamente la prima identificazione dei resti chiamati ‘Bison alticornis’: quelle non erano ossa di un bisonte gigante, ma resti di un Triceratops. La vicenda del ‘bisonte’ di Marsh è ormai un classico  a non essere frettolosi nell’ né superficiali nell’identificazione di resti fossili incompleti. Come l’Orazio  («Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia»), ogni studioso deve ricordarsi che la Natura è spesso più variegata ed  delle nostre aspettative.

Negli anni, il suffisso composto ‘-ceratops’ è divenuto un elemento abituale nel nome dato ai nuovi dinosauri con le corna, scoperti successivamente. In certi casi, il nome segue la logica usata per Triceratops: ecco quindi il Diceratops, con due corna, e il Pentaceratops, con ben cinque corna. Abbiamo anche nomi più originali, come il Kosmoceratops, dal greco ‘kosmos’, e che allude alla complessa ornamentazione della testa, o nomi ancorati alla località di ritrovamento, come Utahceratops, dall’omonimo stato americano. Nessuno, comunque, può scalzare il ‘muso con tre corna’ dal suo posto nel  dei dinosauri più popolari.