Covid: la destra strillava, ma da 2 anni il piano pandemico è bloccato

Lockdown – La bozza ferma al ministero per i dubbi politici. Fdi&C. non vogliono provvedimenti d’urgenza

Di Marco Franchi 

30 Novembre 2024

LEGGI – Mega ospedali al Sud, ma mancano i fondi

L’ultimo allarme è di Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive al San Martino di Genova: “Se per caso dovesse arrivare una nuova pandemia, magari causata proprio dall’aviaria, la politica avrebbe grossi problemi a giustificarsi davanti i cittadini. Ancora aspettiamo il nuovo Piano pandemico 2024-2028, che fine ha fatto?”, ha detto ieri l’esperto, uno dei volti divenuti familiari negli anni bui del Covid, uomo di destra tutt’altro che ostile al governo in carica e infatti candidato a un ruolo di super manager della giunta regionale ligure di Marco Bucci. Non la manda a dire, il professore: “Purtroppo dopo la pandemia Covid il tema delle malattie infettive è diventato come il tifo calcistico, ci si divide tra squadre e c’è poca scienza. I politici hanno invaso il terreno, che non è di loro competenza”. Bassetti ha condiviso un intervento di Ilaria Capua, ex deputata ai tempi della Scelta Civica di Mario Monti, altra studiosa oggi alla Johns Hopkins di Bologna dopo l’esperienza in Florida, che ieri sul Corriere della Sera ha pubblicato una sorta di appello a non sottovalutare l’aviaria, il “virus acrobata H5N1” che negli Stati Uniti ha compiuto il “salto di specie dagli uccelli ai bovini, animali considerati resistenti all’infezione”.

Ma il piano pandemico italiano che fine ha fatto? Come si ricorderà ai tempi del Covid ci furono polemiche e indagini giudiziarie sul mancato aggiornamento di quello vecchio, che addirittura risaliva al 2006. E sulla sua mancata applicazione. Così ne fu varato un altro, quando alla Salute c’era Roberto Speranza e il direttore della Prevenzione era l’epidemiologo Giovanni Rezza. Alle destre, decise a processare il governo Conte-2 con la commissione d’inchiesta sul Covid, quel piano non andava bene. Ne hanno commissionato un altro e lo scorso gennaio il ministero ha presentato alle Regioni una bozza, elaborata dall’attuale direttore della Prevenzione Francesco Vaia. È stata sostanzialmente approvata dalla comunità scientifica e dalle Regioni. Poi però è stata inghiottita nei meandri del ministero della Salute e non è mai arrivato il via libera per il quadriennio 2024-2028, come i giornali hanno scritto più volte e come Bassetti ha ricordato ieri.

Il primo problema era il finanziamento, che ora c’è. Circa 300 milioni in tre anni. Il Piano pandemico non è poi solo un pezzo di carta. Dev’essere anche applicato con la definizione di chi deve fare cosa e declinato nei piani regionali e locali. L’altro problema era modificare alcuni aspetti giuridici: le destre al governo e Fratelli d’Italia in primis, dopo aver cavalcato le polemiche contro i lockdown del 2020 e del 2021, volevano chiarire che eventuali restrizioni potranno avvenire solo attraverso leggi approvate dal Parlamento, o al limite decreti legge. Nulla che ricordasse i Dpcm di Giuseppe Conte, sui quali la maggioranza intende ancora polemizzare in commissione Covid. Eppure l’ordinamento italiano prevede ordinanze restrittive di vario genere in caso di diffusione di agenti infettivi, come abbiamo visto anche per gli ultimi casi di Dengue. Hanno poteri di ordinanza sanitaria i presidenti delle Regioni, i prefetti e perfino i sindaci.

Difficilmente la questione è tutta lì, al ministero della Salute assicurano comunque che il Piano è finanziato dal 1° gennaio 2025, è stato rivisto dall’Istituto superiore di sanità e da qui ad allora sarà definitivamente approvato e pubblicato. Per il momento però è ancora fermo al ministero, sulla linea di comunicazione non agevolissima tra Vaia e la nuova direttrice del Dipartimento che comprende la Prevenzione, Maria Rosaria Campitiello, compagna del viceministro degli Esteri di FdI Edmondo Cirielli.

 

 

IL “VAFFA” DI MARCO TRAVAGLIO A BEPPE GRILLO: “HA TALMENTE ROTTO I COGLIONI CHE DUE ISCRITTI SU TRE L’HANNO ABOLITO. E LUI HA FATTO RIPETERE IL VOTO: NON GLI BASTA UN VAFFANCULO, NE VUOLE DUE! POI HA MANDATO AVANTI I SUOI – VOLETE RIDERE? SONO QUELLI CHE LUI AVEVA FATTO ESPELLERE PERCHÉ NON VOLEVANO VOTARE IL GOVERNO DRAGHI – A DIRE CHE BISOGNA NON VOTARE PER FAR MANCARE IL QUORUM. MA ALLORA, BELÌN, MA CHE CAZZO VUOI RIVOTARE A FARE?” – “SI MANDERÀ AFFANCULO DA SOLO! DÀI, DIAMOGLI UNA MANO. TUTTI INSIEME AL MIO VIA: TRE, DUE, UNO, VAFFANCULO!”

30 nov 08:12

L’IRONIA SOTTILE DEL “DOTTOR SOTTILE” – GIULIANO AMATO AL MINISTERO DELLA CULTURA RICEVE IL PREMIO RISORGIMENTO 2024 E SI SIEDE SULLA SCRIVANIA, COME FACEVA ITALO BALBO NELL’UFFICIO DI MUSSOLINI (IL DUCE NON AVEVA ALCUNA SEDIA PER I SUOI INTERLOCUTORI) – GLI ALTRI PREMIATI: GLI STORICI CATHERINE BRICE E MAURIZIO ISABELLA E IL GIORNALISTA DEL “CORRIERE DELLA SERA”, DINO MESSINA

 

30 nov 08:00

IL METODO TRUMP: MINACCIARE PER POI NEGOZIARE – IL TYCOON HA OSPITATO IL PREMIER CANADESE, JUSTIN TRUDEAU, NEL SUO VILLONE DI MAR-A-LAGO, IN FLORIDA – IL PRESIDENTE ELETTO DEGLI STATI UNITI QUALCHE GIORNO FA AVEVA MINACCIATO DAZI DEL 25% SUI BENI PROVENIENTI DAL CANADA E DAL MESSICO. MA ERA SOLO UN MODO PER RINEGOZIARE L’ACCORDO COMMERCIALE TRA I TRE PAESI – FARÀ LO STESSO ANCHE CON LE GUERRE IN MEDIO ORIENTE E UCRAINA? – VIDEO: GLI SGUARDI LANGUIDI E IL BACETTO “SOSPETTO” TRA MELANIA TRUMP E TRUDEAU AL G7 CINQUE ANNI FA

 

29 nov 20:34

FLASH! – OGGI ALLA CAMERA I LEGHISTI FANNO CIRCOLARE LA NOTIZIA CHE IL MEF DI GIORGETTI E’ PRONTA A FARE UN DECRETO AD HOC PER BLOCCARE, VIA GOLDEN POWER, L’OPERAZIONE UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA – ”FINANCIAL TIMES” RIPRENDE L’INDISCREZIONE RILANCIANDOLA SUL SUO SITO E GIORGETTI E’ STATO COSTRETTO A SMENTIRLA….

 

29 nov 20:27

FLASH! – CON LA PROPOSTA DI LEGGE PRESENTATA OGGI DALLA LEGA CHE MIRA A AUMENTARE IL TETTO PUBBLICITARIO RAI, CANCELLANDO IL CANONE IN 5 ANNI, SALVINI PROVA A FAR USCIRE ALLO SCOPERTO I BERLUSCONI. MA PIER SIVIO E MARINA NON LO FARANNO PERCHE’ IL TAGLIO DEL CANONE RAI ROMPERA’ I BILANCI NON SOLO A MEDIASET E A TUTTE LE EMITTENTI MA ANCHE A CARTA STAMPATA E DIGITALE…

INCHIESTA/1. I trasporti regionali. Eav è la gallina d’oro di De Gregorio e la maledizione quotidiana di pendolari e utenti

 

L’INCHIESTA DI ANTONIO ARRICALE 

– La notizia del primo nuovo treno è stata data, appena qualche giorno fa, con tutti gli squilli di tromba: come si conviene per l’annuncio di un grande evento. Salvo precisare, poi, che il convoglio non entrerà in funzione prima di otto mesi. Magari – hai visto mai – alla vigilia della prossima campagna elettorale. Giusto per far sapere “urbi et orbi” che la Regione Campania, in tema di trasporti e più in generale di mobilità urbana, ha fatto grandi investimenti per rendere il sistema tra i più avanzati d’Italia – che dico? – d’Europa.

La realtà quotidiana, però, ad oggi è fatta di tutt’altre parole: pesanti, finanche grevi, di improperi e quotidiane maledizioni, di bestemmie pronunciate, senza reticenza, da utenti che lamentano disagi, ritardi e fermate soppresse. Soprattutto dei pendolari che, uscendo di casa, si fanno il segno della croce, non tanto e non solo per scongiurare gli imprevisti o i cattivi incontri che la vita può sempre riservare, soprattutto in certe zone, quanto per augurarsi di poter arrivare in orario sul luogo del lavoro, a scuola, in ufficio. Un rituale che sempre più spesso fanno, ormai, anche i turisti sicuri di trovare – una volta giunti a Napoli – un treno o un autobus che in poco tempo li porti a Ercolano, Pompei, Sorrento. Insomma, una tratta di pochi chilometri che diventa, invece, tra lo sbigottimento e l’incredulità, anziché una giornata di piacevole vacanza, una penosa via crucis.

Insomma, i lettori l’avranno capito sin dalle prime righe: si parla della Circumvesuviana e, più in generale, dell’azienda che gestisce il trasporto su ferro e su gomma in un bacino di utenza che pesa per almeno sulla metà della popolazione regionale, a ridosso della fascia costiera e in buona parte del territorio della città metropolitana e del Casertano.

L’azienda in questione – nemmeno a ricordarlo – risponde ovviamente al nome di EAV, acronimo che sta per Ente Autonomo Volturno, nata nel 2007 sulle ceneri – vabbè, tecnicamente si direbbe fusione, accorpamento, anche se un fallimento pure c’entra, come vedremo nel prosieguo di questa narrazione – di tre società portate allo sfascio soprattutto dalla politica, prima ancora che dalla cattiva gestone: la Circumvesuviana, appunto, la Sepsa e l’Alifana servizio automobilistico.

E quando si parla di EAV si parla, contestualmente, di Umberto De Gregorio, che ne è presidente, amministratore delegato e direttore generale. Uno e trino, verrebbe da dire, se non fosse che tra l’azienda e la trinità le sorti camminano in direzione diametralmente opposte. Nel senso che, al declino, in termini di disservizi, della prima – una srl che ha avuto in dote dal socio unico che è la Regione Campania un capitale di 50 milioni di euro – corrispondono le fortune del secondo, che tra annessi e connessi, ogni fine mese si porta a casa oltre 20mila euro.

Ma facciamo un passo per volta, cercando di dipanare gli intrecci di una storia, a tratti complessa, attraverso un unico filo conduttore. E cominciamo, intanto, col dire che l’Ente Autonomo Volturno gestisce – come si è detto – per conto della Regione Campania, che ne è proprietaria, le ferrovie isolate Circumflegrea, Cumana e Circumvesuviana, cui si aggiungono le ferrovie Alifana, Benevento-Cancello (detta anche ferrovia Caudina) e la linea Napoli-Giugliano-Aversa.

E, aggiungiamo, se Sparta piange Atene di sicuro non ride. Nel senso che, se i treni della Circumvesuviana sono pressoché giornalmente nell’occhio del ciclone della protesta dei pendolari (è di qualche giorno fa, l’ennesima protesta davanti alla stazione centrale di Napoli, dei comitati che lamentano la soppressione della linea Baiano-Napoli, stazioni in cui le fermate sono state annullate, la concentrazione dei pochi treni della flotta nella tratta Napoli-Sorrento a vantaggio dei turisti, strategia aziendale che diventa penalizzante per i pendolari di intere aree) quelli della ferrovia Alifana e, più ancora, della ferrovia Benevento-Cancello, via valle Caudina, peraltro unico collegamento ferroviario che i viaggiatori di questa tratta hanno dal capoluogo sannita con la città di Napoli, i treni non camminano ormai da più di 4 anni, per gli interminabili lavori di ammodernamento richiesti dalla linea. E tutto ciò a dispetto degli annunci di ripristino della tratta ferroviaria che vengono fatti una settimana sì e l’altra pure, da alcuni mesi.

(1. Continua)

L’obbligo per chi vende droga o ruba auto: “Devi dare al clan 100 euro a settimana”

Di

 Giuseppe Letizia

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28 Novembre 2024

L’inchiesta ruota intorno alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Rosario Rolletta ha spiegato agli inquirenti come funzionava il sistema delle estorsioni. Tutto scritto nell’ordinanza cautelare. Rolletta è tra gli indagati. Gli investigatori sanno che è legato a filo doppio con le vicende del rione Caravita.

Rolletta si attribuisce un ruolo di militante tra i De Martino noti come ‘XX’. Le dichiarazioni di Rolletta hanno tolto il velo sui rapporti tra la criminalità di Ponticelli e i gruppi del rione Caravita a Cercola. In pratica i De Luca Bossa-Minichini avrebbero chiesto tangenti a chi si muoveva in autonomia al Caravita: chi spacciava droga doveva dare al ‘sistema’ cento euro a settimana. Anche chi rubava le auto nella zona del Caravita avrebbe dovuto consegnare 100 euro.

Questi venivano contattati e convocati. Secondo la Procura, gli estorsori si presentavano per conto del clan De Luca Bossa-Minichini.
In un altro passaggio dell’ordinanza c’è una richiesta simile per chi vende le sigarette di contrabbando: tra i 50 e i 100 euro a settimana.
La scelta di Rosario Rolletta di iniziare a collaborare con la giustizia non è casuale. Il primo interrogatorio lo rilascia il 4 dicembre 2020. Spiega che la sera precedente alcuni del gruppo De Martino avevano provato a sfondare la porta della sua abitazione. Quella stessa sera aveva ricevuto una videochiamata con la richiesta di uscire da casa per andare a occupare un alloggio popolare. Ma intuendo che fosse una imboscata, non lo aveva fatto. Hanno collaborato con la Procura anche ladri d’auto e spacciatori, che sarebbero stati taglieggiati.

 

 

 

 

 

 

Fragile pausa L’offensiva dell’esercito israeliano in tutta la Striscia di Gaza ha provocato altre 40 vittime (Reuters). In Libano il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato di voler collaborare con l’esercito libanese per mantenere il cessate il fuoco concordato con Israele (Reuters).

 

 

 

 

 

Disastri informatici

Pagamenti negati Sono proseguiti anche ieri in Italia i disservizi nei pagamenti con Pos sui circuiti Nexi e Bancomat a causa di lavori a tubature in Svizzera che hanno danneggiato i cavi della rete di Worldline, società francese che si occupa di pagamenti elettronici in Europa (Corriere).

  • Margherita Agnelli si è trovata a fronteggiare i tre figli John, Lapo e Ginevra nella causa per l’eredità dell’impero finanziario torinese• Francesco Totti è finito sotto inchiesta per frode fiscale, ma la vicenda è destinata all’archiviazione: l’ex calciatore ha già regolato le sue pendenze con l’erario• A Roma un operaio di 59 anni è risultato contaminato dal plutonio: le sue condizioni non destano preoccupazione• Nel viterbese un uomo di 31 anni con gravi scompensi mentali ha ucciso un vicino di casa di 68 in un raptus immotivato. Per l’assassino era stato chiesto il ricovero in un istituto, ma i posti erano esauriti• Una turista di 28 anni, in vacanza a Napoli, è morta asfissiata nella camera che aveva affittato in un b&b in piazza Municipio. Potrebbe essere stata uccisa dal fumo sviluppatosi dopo un corto circuito e un incendio• Torna a correre l’inflazione in Europa, ma la Bce ritiene che si tratti di un fatto limitato• I sindacati tedeschi dell’auto hanno annunciato scioperi alla Volkswagen• È stata mangiata la banana più cara del mondo, appartenente all’opera di Cattelan pagata 6,2 milioni di dollari. Ad assaporarla davanti alle telecamere è stato Justin Sun, il finanziere cinese che se l’era aggiudicata• Volodymyr Zelens’kyj ha annunciato in tv di essere pronto a un cessate il fuoco se la Nato gli assicurerà il suo ombrello protettivo durante le trattative di pace con Putin• In Georgia è scoppiata la protesta contro i sospetti brogli elettorali: 42 manifestanti sono stati arrestati• Il parlamento inglese ha approvato la legge sulla morte assistita. Il governo laburista aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi rappresentanti• Il presidente Macron ha visitato assieme alla moglie e al sindaco di Parigi la ricostruita cattedrale di Notre Dame, che verrà riaperta il 7 dicembre• L’attore canadese Julien Arnold, di 59 anni, è morto in palcoscenico mentre recitava nel Canto di Nataledi Charles Dickens

Intanto, dal decreto è stata tolta la norma sul cosiddetto «bavaglio» che prevedeva l’inasprimento delle sanzioni disciplinari per i magistrati che parlano in pubblico di questioni su cui non dovrebbero pronunciarsi per «gravi ragioni di convenienza» (era stata attaccata perché considerata un modo per il governo di impedire ai magistrati ogni critica alle sue leggi e il ministro della Giustizia Carlo Nordio era contrario a inserirla).

Il testo approvato non contiene neppure le norme sulla cybersicurezza presenti in una bozza resa pubblica nei giorni scorsi, che prevedevano funzioni di impulso in capo al procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo per il reato di estorsione informatica e l’arresto obbligatorio in flagranza per il reato di «accesso abusivo a un sistema informatico o telematico in sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico» (come successo di recente in illeciti che hanno coinvolto anche esponenti politici e di governo). È stata invece approvata la proroga del termine per le elezioni dei Consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di cassazione: pertanto le elezioni previste per l’anno 2024 sono differite al mese di aprile 2025. E sono stati inseriti dei correttivi all’applicazione del braccialetto elettronico (risultata carente) nei casi di violenza sulle donne.

 

 

«Abbiamo voluto proteggere la Direzione nazionale antimafia, nella sua purezza, voluta da Giovanni Falcone. Allargarne le competenze significherebbe sottrarre le energie necessarie a combattere la criminalità organizzata» ha detto Nordio.

Il calo di premier e governo nei sondaggi
L’ultimo 
sondaggio Ipsos per il Corriere rivela che nell’ultimo mese c’è stato un nettocalo nei consensi per il governo e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Spiega Nando Pagnocelli:

Il governo, rispetto a un mese fa, perde 3 punti nel consueto indice di apprezzamento (…)e si colloca al 42, il punto più basso dall’insediamento. E lo stesso avviene per Giorgia Meloni, che evidenzia un indice di 43, anch’esso in calo di 3 punti e anch’esso il più basso dalla fine del 2022. 

 

La premier Giorgia Meloni

Su questi risultati sembrano pesare almeno tre elementi: la manovra di Bilancio che chiede sacrifici e tende a non essere soddisfacente per molti segmenti sociali; le divisioni sempre più evidenti nella compagine di governo che tendono anche a insidiare il posizionamento di guida solida di cui godeva Giorgia Meloni e infine il risultato delle Regionali recenti, che hanno penalizzato il centrodestra soprattutto in Umbria.
Fdi però sale al 27,7% (+0,9%) mentre il Partito democratico guadagna ben un punto e mezzo, arrivando al 22,6% (+1,5)
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  • Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia (parziale) ad Agostina Barbieri, 63 anni, che nel 2021 aveva ucciso il marito violento. Ora potrà espiare i restanti tre anni di pena lavorando in un’associazione di volontariato.

  • «Soltanto al primo amore confessai chi era mio padre» racconta Mazarine M.Pingeot, la figlia segreta dell’ex presidente francese François Mitterrand

, in un libro. «Vivevo nascosta a casa dove erano vietati gli ospiti, se il telefono squillava poteva essere George Bush».