lunedì, 23 Dicembre 2024
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Il meglio da “Il Fatto”, “Dagospia”, “Notix.it”, “Cronachedi”, le prime pagine del giornali di oggi e – Good Morning Italia, il Briefing per conoscere il mondo che cambia in 5 minuti a cura dell’Agenzia “Cronache”, direttore Ferdinando Terlizzi –

Il meglio da “Il Fatto”, “Dagospia”, “Notix.it”, “Cronachedi” e – Good Morning Italia, le prime pagine dei giornali di oggi e il Briefing per conoscere il mondo che cambia in 5 minuti a cura dell’Agenzia “Cronache”, direttore Ferdinando Terlizzi –

  • 1  – IL FATTO : LE BANCHE PEGGIO DEGLI USURAI” – STRANGOLO’ IL MARITO MATTARELLA LA GRAZIA – 

  • 2 – DAGOSPIA :  FELTRI: MUSULMANI? SPARATEGLI IN BOCCA – 

  • 3 – NOTIX.IT : IL SINDACO DI SPARANISE FA CLIENTELISMO CON I SOLDI PUBBLICI –

  • 4 – CRONACHEDI : INCHIESTA SULLE ASSUNZIONI ALLA PROVINCIA DI PARENTI, FIDANZATE E AMANTI DEI POLITICI  –

  • LE PRIME PAGINE DEI GIORNALI DI OGGI 

  • 5 – BRIEFING : IL MONDO IN GUERRA

 

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La gara tra banche per i conti dei deputati: davanti Montecitorio la filiale di Banco Bpm

Condizioni onorevoli – Ricchi interessi per i depositi e mutui regalati Ma solo per i politici

1 Dicembre 2024

Non solo la filiale di Intesa San Paolo a Montecitorio che offre condizioni da leccarsi i baffi ai parlamentari con un tasso del 5,6% sulla liquidità del conto corrente, zero costi, zero spese o commissioni. C’è anche un’altra banca che offre, anche senza quella convenzione, condizioni da Re Mida alla sua onorevole clientela, come rivela Report nel servizio in onda stasera a cura di Chiara De Luca e Carlo Tecce. La banca in questione si trova sempre in Piazza Montecitorio ma fuori da Palazzo: si tratta di una filiale della Banca Popolare di Milano che ha tentato di strappare gli onorevoli clienti a Intesa spingendo quest’ultima a rilanciare sulle condizioni di favore pur di tenersi il servizio. Ma anche se alla fine ha perso la gara che vale 800 milioni, fa condizioni ancora più favorevoli. Chi la dirige? Marcello Saitta che per anni ha diretto proprio la filiale della Camera, poi come se fosse il Messi dei bancari è passato alla concorrenza: due anni fa, all’avvio della nuova legislatura Bpm ha inviato ai neoeletti una lettera per illustrare l’offerta a loro disposizione. Tra le condizioni, il super favore di dare apertura di credito allo 0,5 ossia dare soldi a prestito a un tasso bassissimo, idem sui mutui grazie a tassi vantaggiosissimi. Per dire delle condizioni agevolatissime in favore della sua clientela d’elitè, Report ha fatto esaminare un mutuo concesso dalla filiale Bpm nel 2019 a un esponente di un partito attualmente al governo. Un mutuo trentennale con Taeg all’1,8% quando il tasso di riferimento medio, nello stesso periodo, era del 2,6% per i comuni mortali: il risparmio per l’anonimo eletto vale un risparmio di 46 mila euro.

Saitta ai microfoni della trasmissione di Sigfrido Ranucci nega che vi siano anomalie di sorta. “Qualsiasi banca offre a un cliente un vestito su misura” dice. Fatto sta che vestiti di questa misura sono riservati soltanto a un certo tipo di clientela che è contesa assai talché la concorrenza a offrire il meglio del meglio pur di accaparrarsela, è spietata. Per la gioia degli onorevoli clienti che non hanno che da scegliere quale sia la cuccagna più vantaggiosa dal punto di vista delle condizioni bancarie. Concorrenza a offrire di più che invece è preclusa ai comuni correntisti che non possono accedere alla filiale di Intesa interna alla Camera: a quanto pare nemmeno la filiale di Bpm di piazza Montecitorio sgomita per avere tra i propri clienti i comuni mortali, che se al telefono chiedono di sapere come fare a diventare correntisti vengono rimbalzati altrove. Laddove tassi, prestiti, mutui vengono accordati senza vantaggi deluxe. Non a caso anche alcuni partiti hanno aperto il conto in Bpm/Montecitorio, come la Lega, Fratelli d’Italia, Allenza Verdi Sinistra. O anche il Pd che proprio in quella filiale ha aperto il conto dove finiscono le donazioni del 2×1000, la parte più corposa del bilancio del partito di Elly Schlein.

Giustizia & Impunità

Strangolò il marito violento dopo averlo sedato: Agostina Barbieri ha ottenuto la grazia parziale da Sergio Mattarella

Strangolò il marito violento dopo averlo sedato: Agostina Barbieri ha ottenuto la grazia parziale da Sergio Mattarella
 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia parziale ad Agostina Barbieri, 63 anni, arrestata per aver ucciso il marito violento. La donna è rientrata a casa nelle scorse ore, a Borghetto Barbera (Alessandria), ed è stata affidata ai servizi sociali: dovrà scontare i restanti tre anni di pena facendo volontariato sul territorio.

Barbieri ha ucciso Luciano Giacobone, 64 anni, la sera dell’11 luglio 2021, poco dopo la finale degli Europei vinta dall’Italia: lo ha prima sedato e poi gli ha stretto il collo con dei lacci da scarpe. E’ stata poi sempre lei ad avvertire i Carabinieri e ad aspettarli. Negli ultimi tre mesi, ha dichiarato, l’escalation di violenza subita era diventata insopportabile.In Corte d’Assise la donna era stata condannata a 4 anni e 10 mesi. I giudici della Corte d’Appello avevano rimandato gli atti alla Corte Costituzionale per valutare la richiesta della difesa di concedere le attenuanti per aver agito per motivi di particolare valore morale e sociale. Corte Costituzionale che, poi, ha riconosciuto prevalenti sull’aggravante del rapporto di parentela le attenuanti generiche, della provocazione e per proteggere il figlio. A quel punto, ricostruiscono Corriere e Repubblica, difesa e accusa hanno trovato un compromesso per una pena di 6 anni e 2 mesi. Per avere però la possibilità dell’affidamento ai servizi sociali, la condanna deve essere sottoi 4 anni. L’avvocato di Barbieri si è appellato allora al presidente della Repubblica che ha concesso la grazia e abbassato la pena a un anno e tre mesi.

“Con una giusta decisione finale – commenta il difensore Lorenzo Repetti – si pone la parola fine a una brutta storia familiare che ha creato dolore e sofferenza a Tina e, sicuramente, anche al figlio Andrea. Sono stati lunghi anni di violenza, infatti, non solo per la Barbieri”. La situazione di Barbieri era nota a Borghetto: a inizio gennaio 2022 agli avvocati – all’epoca Lorenzo Repetti era affiancato da Silvia Nativi – era arrivata una raccolta firme partita spontaneamente dai compaesani per fare sentire la loro vicinanza alla donna e al figlio Andrea, non risparmiato dalla violenza del padre.

 

Provincia, blitz dell’Arma. Il sindaco di Sparanise “consola” Magliocca mettendolo a capo dei Servizi Amministrativi, Tributi e Finanze. LEGGI IL DECRETO

SPARANISE – (R.S.) L’inchiesta che ha portato la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ad indagare Giorgio Magliocca per il reato di corruzione, non si è certo chiusa, anzi. Un nuovo fronte di indagine è quello dei concorsi per l’assunzione di personale alla Provincia di Caserta.

 

Ieri mattina, nuovamente dopo le perquisizioni di ottobre, i carabinieri si sono recati nell’ente di via Lubich, stavolta a caccia delle delibere e delle determine relative ai vari bandi espletati dalla Provincia dal 2020 ad oggi. Gli inquirenti vogliono accertare la regolarità delle procedure svolte, visto l’infornata di nuovi assunti che c’è stata proprio negli anni della reggenza di Magliocca.

Ma non è tutto. Giorgio Magliocca è stato costretto a tornare a svolgere un lavoro “normale”. Lui, in mobilità dal Comune di Roma, è un dipendente a tempo pieno e indeterminato, funzionario amministrativo, categoria D, posizione economica D1, del Comune di Sparanise. E proprio il Comune di Sparanise, nella figura del neo sindaco Fabrizio De Pasquale, gli ha conferito l’incarico di Responsabile della posizione organizzativa dei Servizi amministrativi, Servizio Tributi e Servizio Finanziario dell’ente.

De Pasquale, eletto sindaco poco meno di 15 giorni fa nella tornata del 17 e 18 novembre (con uno scarto di soli 17 voti sull’altro candidato, Nico Cerullo), ha firmato il decreto n.15, che pubblichiamo in calce a questo articolo, il 25 novembre.

Incredibile la velocità con cui il neo primo cittadino ha conferito questo incarico all’ex presidente Magliocca. Cosa fa un primo cittadino, appena insediatosi (e senza aver neppure prestato giuramento, cerimonia prevista in Comune martedì 5 dicembre), per i propri cittadini-elettori? Conferisce un nuovo, più importante e meglio remunerato incarico al funzionario Magliocca. Gli sparanisani ringrazieranno certamente. Era proprio il primo atto che ci si aspettava da un sindaco.

Per Magliocca, l’incarico di Responsabile della posizione organizzativa dei Servizi amministrativi, Servizio Tributi e Servizio Finanziario significa trattamento economico accessorio, fermo restando quello fondamentale già in godimento, indennità di posizione e di risultato. Un bel regalo per l’affranto avvocato pignatarese che quasi piangeva nel corso della conferenza stampa in cui confermava l’irrevocabilità delle sue dimissioni per aver perso, in un sol colpo, dopo la tempesta giudiziaria che l’ha investito, Comune di Pignataro e Provincia. Ora dovrà accontentarsi di Sparanise anche se, non abbiamo dubbi, le sue mire e quelle del soldale consigliere regionale Giovanni Zannini, non si limitano certo a così poco. (Nelle foto: sullo sfondo la perquisizione in Provincia dello scorso 24 ottobre. Nei riquadri, da sinistra, il sindaco di Sparanise De Pasquale, il consigliere regionale Giovanni Zannini e l’ex presidente della Provincia, Giorgio Magliocca)

Politica e malaffare. Provincia, gli investigatori chiedono gli atti dei concorsi. Una dipendente dell’Ente interrogata in Procura

L’ex presidente Giorgio Magliocca e il suo legale Mauro Iodice

CASERTA – La ricerca della prova che manca per dare solidità a un’indagine già avviata, ma anche l’occasione di scoprire altri elementi in grado di innescare nuovi filoni investigativi. Sono i due estremi entro cui solitamente trova ragione il perché delle perquisizioni disposte dagli inquirenti. È ancora presto per stabilire se quelle che, lo scorso 24 ottobre, hanno interessato Giorgio Magliocca, ex presidente della Provincia di Caserta, e altri 11 indagati siano riuscite a fornire ai carabinieri gli elementi desiderati per strutturare meglio la loro tesi investigativa. Ma possiamo già sbilanciarci nel dire che sono servite a dare impulsi ad altri fronti di inchiesta (comunque connessi al filone principale): e tra questi c’è il tema dei concorsi.

Lo avevamo già scritto: il presunto giro di appalti gestiti da Provincia e Comune di Pignataro Maggiore che, secondo la Procura di S. Maria Capua Vetere, Magliocca, in veste di guida dei due Enti, avrebbe manipolato, facendoli assegnare, con la complicità di dipendenti pubblici, a ditte disposte a sponsorizzare squadre di calcio a lui care, era ed è solo uno dei vari temi dell’attività che stanno conducendo i militari dell’Arma. Era ed è l’aspetto noto perché emerso con la perquisizione che ha riguardato Magliocca e compagnia. Ma c’è dell’altro.
Analizzando quanto raccolto nel blitz andato in scena oltre un mese fa, i militari dell’Arma hanno ritenuto, confrontatisi con i magistrati, di chiedere alla Provincia gli atti riguardanti tutti i concorsi espletati dal 2020 ad oggi. Gli inquirenti vogliono accertare la regolarità delle procedure svolte che hanno portato negli ultimi anni tante nuove unità sull’Ente che amministra il territorio di Terra di Lavoro.

Quale l’obiettivo? Una volta che avranno quelle carte a disposizione, i carabinieri (rapportandole agli altri elementi raccolti in precedenza) punteranno a verificare se qualcuno dei partecipanti ai concorsi possa aver vinto per spinte politiche e non per merito. Circostanza che potrebbe intrecciarsi con la vicenda degli appalti manipolati. Per quale ragione? L’ipotizzata riconoscenza che il vincitore di concorso avrebbe nei confronti di chi gli ha garantito il posto, lo avrebbe potuto poi indurre a dire sì alla richiesta del politico di effettuare azioni non in linea con i doveri d’ufficio.
Al momento, chiariamolo, si tratta solo di ipotesi che i carabinieri, su delega della Procura di S. Maria Capua Vetere, stanno verificando.
Restando in tema dipendenti della Provincia, proprio ieri è stata interrogata dagli inquirenti una delle unità assunta con i concorsi finiti nel mirino dei carabinieri. Il motivo della sua visita al palazzo di giustizia sarebbe connesso proprio all’attività investigativa che ha coinvolto Magliocca.

Ad oggi, gli indagati noti (perché destinatari della perquisizione del 24 ottobre scorso), oltre l’ex presidente, sono: Cosimo Rosato, 67enne, Alfonso Valente, 54enne, entrambi di Marcianise, Luigi De Lucia, 68enne, patron della squadra di calcio del Vitulazio, e il figlio Alfonso, 31enne, Gerardo Palmieri, 50enne di Caserta, dirigente del settore Viabilità e Trasporti della Provincia, Marcello Baldo, 48enne, responsabile dell’area Tecnica del Municipio di Pignataro Maggiore, e Clara Di Patria, 41enne di S. Maria Capua Vetere, architetto in servizio presso il dipartimento coordinato da Palmieri. A loro i pm Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino, titolari dell’inchiesta, contestano il reato di corruzione in relazione a tre affidamenti. Il 24 ottobre i pm disposero perquisizioni anche nei confronti di altri due indagati. Chi sono? Mattia Parente, imprenditore, e il cugino Giuseppe, finanziere che era in servizio presso l’ufficio intercettazioni della Procura di S. Maria Capua Vetere. Secondo la tesi degli inquirenti (da verificare), l’uomo d’affari avrebbe saputo dal familiare che era in corso un’indagine a carico di Magliocca. Entrato in possesso dell’informazione, l’avrebbe passata proprio all’allora presidente.
Logicamente, si tratta di ipotesi investigative riguardanti un’inchiesta ancora in corso e non è da escludere che, nel corso dello svolgimento, possa emergere che le persone coinvolte (da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile) siano estranee ai reati loro contestati.

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                              Troppo comodo

La comodità ci sta rendendo la vita più difficile? Se lo chiede lo psichiatra Alex Curmi, presentatore di un podcast intitolato “The Thinking Mind”, che spiega come la ricerca di scorciatoie per fare qualcosa è un modo comune di toglierci incombenze, semplificarci la vita e possibilmente viverla meglio. Tuttavia disporre di troppa comodità – generata principalmente dalla grande disponibilità di tecnologie, dalla lavatrice ai servizi di consegna a domicilio – è una specie di patto con il diavolo che può finire per renderci, paradossalmente, l’esistenza più complicata (Guardian).

 

A quei tempi…

 Questa inerzia è un’eredità evolutiva: quando eravamo cacciatori e raccoglitori, esposti a un’incostante disponibilità di cibo ed energia, fare meno fatica era fondamentale per sopravvivere. Le cose fortunatamente sono cambiate, ma questa predisposizione è rimasta, producendo però una serie di effetti negativi, come l’aumento della solitudine, il peggioramento delle nostre abilità sociali e del metabolismo o il fatto di ridurci a svolgere un numero comunque più alto di compiti facilitati o di decisioni di piccolo cabotaggio (Nyt).

Meno è davvero meglio?

In questo senso, torna alla mente un suggerimento di Nicholas Carr, autore di diversi libri sulla tecnologia, tra cui “Internet ci rende stupidi?”, che sostiene che un buon approccio all’uso delle tecnologie è quello di pensare ai videogiochi. Questi infatti sono costruiti per non renderci le cose facili, ma quella difficoltà nel risolvere il gioco è il punto della questione e non un problema da scansare. I videogiochi “esaltano l’attrito” e ci restituiscono un riscontro complesso di quanto siamo capaci (ed evoluti) nell’affrontare gli ostacoli che ci propongono. Doverci impegnare meno forse non è così accattivante se, alla fine dei conti, ci piace sentirci davvero realizzati (Bbc).

                  Che settimana!

  • Nelle prime ore del 27 novembre è entrato in vigore un cessate il fuoco di 60 giorni in Libano tra Israele e Hezbollah, ma volano già accuse reciproche di violazione della tregua.

  • Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che Mosca potrebbe utilizzare il missile ipersonico Oreshnik per colpire strutture strategiche a Kiev, in risposta ai missili di fabbricazione occidentale Atacms lanciati contro il territorio russo.

  • Dopo settimane di lotte politiche, il Parlamento europeo ha approvato la squadra scelta per la nuova Commissione di Ursula von der Leyen. I voti a favore sono stati appena 10 sopra la maggioranza assoluta.

  • È passato con la fiducia del Senato il decreto legge Fisco, nonostante le tensioni tra i partiti della maggioranza. Ora il testo passa alla Camera.

  • All’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, gli iscritti hanno approvato la cancellazione della figura del garante, fino a oggi rappresentata da Beppe Grillo, e abolito il limite dei due mandati elettivi. Dopo il ricorso di Grillo, però, si terrà una nuova votazione dal 5 all’8 dicembre.

  • Unicredit ha avviato un’offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Banco Bpm, ma il consiglio di amministrazione di quest’ultima ha respinto la proposta.

                           Offensiva inattesa

Il gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ha preso possesso di gran parte di Aleppo, arrivando fino al centro della capitale siriana. L’offensiva – che ha provocato raid aerei russi su Aleppo per la prima volta dal 2016 e ha costretto l’esercito siriano a ritirare le sue truppe dalla città (Bbc) – rappresenta la minaccia più grande al potere del presidente Bashar al-Assad dai tempi della guerra scoppiata nel 2011 (Guardian). Da giovedì sono state uccise più di 300 persone, tra cui più di 20 civili, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

  • Hts vuole stabilire un governo islamico fondamentalista in Siria (Bbc) e cerca di trarre profitto dal fatto che Russia e Iran, alleati chiave di Assad, siano fortemente impegnati in altri conflitti (Cnn).

  • Il ministro degli Esteri Antonio Tajani afferma che “non ci sono pericoli per i nostri connazionali” (Ansa).

Tregua fragile Diverse persone sono rimaste ferite in due attacchi israeliani nel Libano meridionale. L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che i raid sono stati compiuti per rispondere a presunte violazioni del cessate il fuoco da parte di Hezbollah (Reuters).

Nel mirino Cinque persone, inclusi tre impiegati della World Central Kitchen, ente di beneficenza con sede negli Stati Uniti che opera a Gaza, sono rimaste uccise in un raid israeliano. Secondo l’Idf, uno dei membri dell’ong aveva preso parte agli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. La World Central Kitchen ha sospeso le operazioni a Gaza (Ap).

Chi media e chi no

Fuori programma Venerdì il primo ministro canadese Justin Trudeau ha incontrato il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nel suo resort in Florida, pochi giorni dopo che quest’ultimo aveva minacciato di imporre dazi sulle importazioni canadesi. Trump ha definito “molto produttivo” il bilaterale incentrato su confini, commercio ed energia (Reuters).

  • Trump ha minacciato di imporre dazi del 100% contro i Paesi del blocco dei Brics se agissero per indebolire il dollaro statunitense (Ap).

Nuovi nomi Trump ha intenzione di mettere alla guida dell’Fbi l’ex funzionario della Sicurezza Nazionale e suo fedelissimo Kash Patel al posto dell’attuale direttore, Christopher Wray (Reuters). Il presidente eletto ha anche scelto il padre di suo genero Jared Kushner, Charles, come prossimo ambasciatore degli Stati Uniti in Francia (Cnn). Chad Chronister, veterano sceriffo della Florida, sarà a capo della D.E.A, l’agenzia federale antidroga (Nyt).

                   Alle urne

L’ombra di Mosca Oggi in Romania si vota per le elezioni parlamentari, ma il Paese è ancora sotto shock per il risultato del primo turno delle presidenziali che, a sorpresa, ha visto primeggiare il candidato populista di estrema destra Calin Georgescu, politico vicino a Mosca. Domani la corte costituzionale romena dovrà valutare se annullare o meno il voto per possibili brogli (Ap).

  • Dopo che il governo ha interrotto i colloqui di adesione all’Ue, la presidente georgiana Salome Zourabichvili ha detto che non lascerà l’incarico a fine mandato questo mese, sostenendo che le elezioni sono state truccate (Guardian). Intanto continuano le proteste di piazza (Euronews).

Nuovo corso

I socialdemocratici di centro-sinistra islandesi potrebbero ottenere il maggior numero di voti alle elezioni che si sono svolte ieri sull’isola. Insieme alla formazione di centrodestra Liberal Reform Party sarebbero vicini al 40% dei voti. La coalizione di governo composta dal Left-Green Movement, dai conservatori dell’Independence Party e dalla formazione di centrodestra Progressive Party, al potere negli ultimi sette anni, dovrebbe essere fuori dai giochi (Reuters).

Equilibrio precario

Dopo le elezioni irlandesi, i partiti della coalizione di centrodestra, Fine Gael e Fianna Fàil, dovrebbero tornare al potere, ma avranno bisogno di almeno un altro alleato minore per raggiungere la maggioranza, una soluzione che mette in dubbio la stabilità del futuro governo (Reuters).

Sport

In campo Nella quattordicesima giornata di Serie A, il Milan ha battuto 3-0 l’Empoli (Gazzettahighlights). Il Bologna ha sconfitto 3-0 il Venezia (Tuttosporthighlights).

Motori caldi Il campione del mondo di Formula 1, Max Verstappen, ha conquistato la pole nel Gp del Qatar, precedendo la Mercedes di George Russell e le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. La gara di oggi sarà decisiva nella lotta per il mondiale costruttori (Gazzetta).

Weekender

  • Le sigarette stanno tornando di moda? (Rivista Studio).

  • La nuova età dell’oro del caffè (Linkiesta).

  • “Stranger than fiction”, la storia del romanzo nel XX secolo (LA Review of Books).

  • Come bilanciare umiltà e orgoglio (Vox).

Oggi

Entra ufficialmente in carica la nuova Commissione europea;
Cerimonia di chiusura del quinto ciclo di negoziazioni delle Nazioni Unite sull’inquinamento da plastica;
Giornata mondiale della lotta contro l’Aids.

Prime:

Corriere: Attacco jihadista, caos in Siria

Repubblica: Siria, un’altra guerra

La Stampa: Manovra, l’Inps al governo: “Non toglieteci i fondi Tfr”

Il Sole 24 Ore: Monte Carlo cambia pelle: esame europeo per non essere più un paradiso fiscale

Il Messaggero: La caduta di Aleppo

Il Fatto Quotidiano: Cassa Covid, ecco l’email che incastra Santanchè

Domani: Assalto finale al diritto allo sciopero. Salvini: “Sono troppi, interverrò”

Avvenire: La ricaduta di Aleppo

Il Giornale: Quindici scioperi in un mese. Il Natale di Landini

Libero: Il piano di Landini: fregarci il Natale

La Verità: Ecco il piano di Cgil e sinistra per rovinarci da qui a Natale

il manifesto: Ricaduta

Ft.com: Syrian rebels sweep into Aleppo after lightning assault

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