L’EVENTO di  Lidia Luberto

Effetto Ligabue: è bastato l’annuncio del concerto il 6 settembre a Caserta per riempire, nel giro di un pomeriggio, le camere disponibili in città per quella data. «Dopo il lancio nei tg e sulle piattaforme fatto personalmente dallo stesso Ligabue, si è scatenato il putiferio. In meno di 15 minuti abbiamo riempito tutte le 18 stanze di cui il nostro albergo dispone», dice Anna Bifulco, titolare dell’Hotel Bruman in via Roma.
«Non ce lo aspettavamo davvero. Avevamo pensato che questa corsa alle prenotazioni sarebbe accaduta nei giorni a seguire, invece, hanno comprato le camere persi-
no prima che si aprisse la vendita per tutti il 4 dicembre. C’è chi addirittura ci ha chiesto di aggiungere letti nelle camere, cosa, evidentemente impossibile. Questo, però, significa che i grandi eventi, quelli di qualità, muovono folle di persone e bisogna essere preparati per dare l’accoglienza migliore, anche in termini di servizi».

E, in effetti fino al 3 dicembre i biglietti sono acquistabili solo dagli aderenti al fan club di Ligabue “Barmario”, e ai clienti Telepass. Ciò significa che quando dal 4 dicembre le vendite saranno aperte a tutti, si potrà registrare un ulte-
riore aumento delle richieste. Per ora, infatti, la corsa è solo alle strutture situate in centro, come dimostra la situazione che sta osservando il Gruppo Boccardi.

I COMMENTI

«Per ora, infatti, – dice Daniele Garofalo, general manager del gruppo – il pienone c’è solo all’Hotel Royal, che è vicinissimo alla piazza sede del concerto. Negli altri due alberghi dello stesso gruppo (Hotel Vanvitelli, Novotel) situati, invece, fuori città non sono ancora arrivate richieste per la data del 6 settembre. Cosa che, è facile prevedere, accadrà appena i biglietti saranno accessibili a tutti».

E, infatti, come confermano i dati dei numerosi B&b del centro storico, le prenotazioni arrivano principalmente nelle strutture ricettive che si trovano dentro la città. «Abbiamo cominciato a ricevere richieste “in tempo reale”, cioè addirittura durante i servizi televisivi dove si parlava del concerto. Una cosa mai vista. Eppure – è la testimonianza di Onorato Damia-
no, titolare di una elegante struttura extralberghiera situata nella centralissima via Mazzini – ci è già capitato di registrare il tutto esaurito in concomitanza con gli spettacoli organizzati per Estate da re o anche per i concerti dello scorso anno sempre nella piazza Carlo di Borbone, quando per seguire I tre tenori, arrivarono persone dalla Svizzera e dall’America. Ma, evidentemente, il primo spettacolo al Sud di Ligabue deve aver entusiasmato i suoi numerosissimi fan di questa parte d’Italia. Così, ieri si è scatenato il putiferio. Dopo che avevamo riempito già tutta la struttura, mi ha chiamato un’altra persona pregandomi di aiutarla perché voleva fare una sorpresa alla fidanzata. A questo punto, ho contattato un collega chiedendogli di aprire le prenotazioni per il suo B&b: pochi minuti dopo, era tutto pieno anche da lui. Ora, pe-
rò, bisognerà mettersi al lavoro per cercare di assicurare l’accoglienza migliore (che significa garage sufficienti, Ztl da sistemare, sicurezza da garantire) alle migliaia di persone che arriveranno qua in quei giorni».

 

L’ENTUSIASMO

Insomma, le suggestive immagini che da eri stanno passando sui canali televisivi nazionali con Ligabue e la sua chitarra alla Reggia, al Vestibolo superiore, lungo i viali del Parco, stanno avendo l’effetto straordinario di convogliare qui decine di migliaia di fan del cantate, ma anche di far conoscere, se ce ne fosse ancora bisogno, la magnificenza del complesso vanvitelliano “a reti unificate”, sebbene, è forse il caso, di chiarirlo di nuovo, il concerto non si svolgerà all’interno della Reggia, ma nella piazza Carlo di Borbone, con i suoi 93mila metri quadrati, la più grande d’Italia. Una promozione a costo zero per la città e la stessa Reggia. Un banco di prova, una sfida e una occasione imperdibile per Caserta, che, almeno stavolta che la notizia si è avuta con largo anticipo, non potrà farsi trovare impreparata. Anche perché il tempo di fare le prove gene-
rali, Caserta continua ad averle. Come ieri, ultima “prima domenica del mese” ad accesso gratuito del 2024, quando è avvenuto il solito pienone alla Reggia. Già alle 13 erano esauriti tutti i ticket di accesso, e alla chiusura si sono contati, in totale, 11.675 ingressi, che chiudono il mese di novembre a 65.417 presenze, con un incremento del 20% rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando se ne registrarono 57.818. Ieri la Reggia era sul podio dei monumenti più visitati dopo il Parco archeologico del Colosseo e il Pantheon a Roma.
«Lavoriamo per migliorare la qualità della visita nei giorni di massima pressione – ha commentato la direttrice Tiziana Maffei – . Queste giornate non sono semplici da gestire per la grave carenza di personale che subiamo proprio nei giorni festivi. Un grazie quindi a tutto lo staff del museo che collabora per la migliore organizzazione. Aspettiamo il pubblico anche negli altri giorni per visitare la mostra di Michelangelo Pistoletto nei nuovi spazi espositivi della Gran Galleria.

 

Ma mi faccia il piacere

2 Dicembre 2024

Tutti d’un prezzo. “Sull’Europa Schlein avverte gli alleati: ‘I socialisti non cederanno alla destra’” (Repubblica, 1.12). Votano insieme alla destra per combatterla meglio.

Mi si nota di più. “Santoro sfida Scarpinato: ‘Cosa Nostra non è uno strumento dello Stato’” (Dubbio, 23.11). “Michele Santoro in Antimafia: “Stragi? Non era Berlusconi a dare ordini a Cosa nostra” (Fattoquotidiano.it, 2711). Infatti era esattamente l’inverso.

La golpista buona. “La presidente georgiana contro il Parlamento: ‘È illegittimo, resto qui’. Gli Usa interrompono la partnership strategica stretta nel 2009” (Repubblica, 1.12). Il candidato trovi le differenze con Trump, quando perse le elezioni del 2020 e i suoi assaltarono Capitol Hill, e provi a spiegare perché nessuno chiama la golpista georgiana con il suo nome.

Ed è subito Pera. “Noi sapevamo scrivere le leggi” (Marcello Pera, senatore FdI, Corriere della sera, 1.12). Poi purtroppo Ciampi e la Consulta gliele bocciavano tutte.

La Ristampa. “L’assist di Mantovano a Minniti: tutti i giganti pubblici in Med-Or. Eni, Enel, Cdp e Fs nella fondazione di Leonardo” (Fatto quotidiano, 17.11). “Il gran ritorno dell’eterno Minniti. Tutte le aziende di Stato entrano nella Fondazione Med-Or di Leonardo. Regia di Mantovano” (Stampa, 1.12). Dove l’abbiamo già letta questa notizia? Ah saperlo.

La Ripubblica. Dopo il sì ambientale Salvini scippa al Sud altri tre miliardi per il Ponte (Fatto quotidiano, 15.11). “Il blitz di Salvini: dirotta 3 miliardi sul progetto del Ponte” (Repubblica, 1.12). Dove l’abbiamo già letta questa notizia? Ah saperlo.

Offese sanguinose. “Qualche anno fa il direttore del Fatto, Marco Travaglio, che querelai per una serie di articoli in cui mi rivolgeva offese rispetto alle quali il mio ‘demente’ alla Raggi appare meno di un buffetto, fu assolto” (Augusto Minzolini, Giornale, 21.11). L’offesa era “Minzolingua”: praticamente una fotografia.

La nave dei Folli. “Mio padre Bettino Craxi che tanti non hanno capito” (Stefano Folli, Repubblica, 29.11). “Una delle poche riviste che ancora alimentano il dibattito pubblico aprendosi a varie tesi, ovviamente senza perdere di vista una traiettoria ideale… Parliamo di Civiltà Socialista, diretta da Fabrizio Cicchitto e Umberto Ranieri” (Folli, Repubblica, 1.12). Se non son corrotti o piduisti, non li vogliamo.

Gentilensky. “Sostenere adesso Kiev è decisivo per l’Unione. Sì a fondi straordinari per finanziare la difesa” (Paolo Gentiloni, Pd, ex commissario Ue, Corriere della sera, 1.12). Altre cazzate?

Sansonetta e Romeo. “Un miliardo di danni: chi risarcirà la Romeo?”, “Posso parlarvi un momento del mitico dottor Woodcock?” (Piero Sansonetti, Unità, 26.11). Ma chi, quello che ha fatto condannare a 2 anni e mezzo in primo grado per corruzione e rinviare a giudizio per un’altra corruzione il tuo padrone Romeo?

Facce come il culo. “Varsavia: ‘Un’alleanza navale per pattugliare il Baltico’. Il premier polacco Tusk ha annunciato l’iniziativa dopo che ripetutamente cavi strategici sottomarini sono stati tranciati in azioni che gli occidentali hanno definito di sabotaggio” (Repubblica, 28.11). Vedi mai che un commando ucraino con l’appoggio polacco faccia saltare un altro gasdotto.

Indovina indovinello. “I partiti volevano ripristinare il finanziamento pubblico di stramacchio, aumm aumm. Pessima figura” (Francesco Merlo, Repubblica, 28.11). Quando il Pd fa una porcata con FdI, si dice “i partiti”.

I titoli della settimana/1. “Marcucci: ‘Pronti per i Liberaldemocratici. Il nuovo partito, vedrete, conquisterà tutti’” (Riformista, 26.11). “Casini nel centro. L’asse con Renzi e la Cisl per un nuovo progetto dal basso” (Foglio, 26.11). Transennate i seggi.

Il titolo della settimana/2. “Il M5S è diventato un partito. Ora basta con le ambiguità. O di qua è di là” (Nadia Urbinati, Domani, 26.11). Se no?

Il titolo della settimana/3. “Con le donne per le donne” (apertura di prima pagina, Repubblica, 24.11). Delle donne, alle donne, appo le donne…

Il titolo della settimana/4. “Quella suggestione berlingueriana che può intrigare Pd e FI… Il compromesso storico incompiuto fra Pci e cattolici sembra il paradigma di sviluppi per ora remotissimi…” (Dubbio, 309.11). La Schlein nuovo Berlinguer, Tajani nuovo Moro e Marina B. nuova Zaccagnini: come no.

Il titolo della settimana/5. “Schlein tiepida con il M5S” (Sole 24 ore, 29.11). È sempre a a mezza cottura.

I FIGLI SO’ PEZZI ‘E CORE – JOE BIDEN GRAZIA IL FIGLIO HUNTER, A PROCESSO PER POSSESSO ILLEGALE DI UN’ARMA ED EVASIONE FISCALE E SI RIMANGIA LE PROMESSE (A GIUGNO AVEVA DETTO: “NON LO FARÒ”). MA DOPO ESSERE STATO COSTRETTO DAL PARTITO DEMOCRATICO A RINUNCIARE ALLE ELEZIONI, A 82 ANNI, NON HA PIÙ NIENTE DA PERDERE  – “SPERO CHE GLI AMERICANI CAPISCANO PERCHÉ UN PADRE E UN PRESIDENTE SIANO GIUNTI A QUESTA DECISIONE” – HUNTER RISCHIAVA DAI 4 AI 20 ANNI DI CARCERE – LE TASSE NON PAGATE USATE PER ESCORT E DROGA E LA REAZIONE DI TRUMP, CHE EVOCA GLI ARRESTATI PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL: “LA GRAZIA INCLUDE ANCHE LORO?” – LA RUSSIA: “È UNA CARICATURA DELLA DEMOCRAZIA”

 

                               DAILY MAGAZINE

 

ULTIM’ORA. A Lusciano sprofonda una strada per una perdita d’acqua. Evacuate due famiglie

Sprofondamento di un tratto di Via Salzano a Lusciano, nel tardo pomeriggio di oggi, con sgombero di due fabbricati e l’evacuazione di alcune famiglie. Sono all’opera i vigili del fuoco con l’ausilio dei vigili urbani. Le prime avvisaglie di un danneggiamento della strada c’erano state già nel primo pomeriggio. Col passare delle ore, però, la situazione si è aggravata al punto da consigliare lo sgombero delle famiglie.

 

Il basolato della strada, a causa di infiltrazioni d’acqua, ha ceduto lasciando una voragine che, oltre a portarsi via un’ampia parte della carreggiata, ha lambito due fabbricati limitrofi, che appaiono fortemente danneggiati, sicché è stata disposta l’evacuazione in via prudenziale delle persone che vi abitavano. Solo per fortuna non si lamentano vittime.

La situazione è apparsa subito grave, una volta scattato l’allarme, allorquando – con i primi segni di cedimento delle basole – è stato riscontrato anche l’allagamento di un cantinato sottostante, all’interno del quale il livello delle acque che cresceva col passare delle ore.

L’azione di erosione della perdita idrica probabilmente era in corso da giorni. Ed è appunto sulla perdita d’acqua che i vigili del fuoco stano cercando di intervenire una volta individuata. Ovviamente, la strada è stata transennata e chiusa al transito.

(Nelle foto, i fabbricati danneggiati e i tecnici al lavoro per cercare di arrestare la perdita idrica)