Televisione

“Perché mandare in onda Imma Tataranni contro Report o Rocco Schiavone contro Chi l’ha Visto?, a chi interessa sabotare l’informazione di qualità?”: il M5S in commissione di vigilanza Rai

E nel mirino finisce anche l’ospitata di Stefano De Martino a “Che tempo che fa”, in onda ieri sera sul Nove subito dopo la fine “Affari Tuoi”: “Un conduttore che già raccoglie ottimi ascolti, ha bisogno di fare promozione sul Nove?£

di Giuseppe Candela
“Perché mandare in onda Imma Tataranni contro Report o Rocco Schiavone contro Chi l’ha Visto?, a chi interessa sabotare l’informazione di qualità?”: il M5S in commissione di vigilanza Rai

Sullo sfondo, nemmeno tanto, la partita delle nomine Rai che tanto agita la maggioranza di governo. Lontani da una soluzione e al centro della scena, sarebbe meglio dire nel mirino, per la gestione del servizio pubblico ormai travolto dalle polemiche politiche, criticato per l’assenza di pluralismo e per gli ascolti in forte calo. La Rai versione “TeleMeloni” scatena i partiti di opposizione, i parlamentari del Pd e del Movimento 5 Stelle impegnati in commissione di Vigilanza Rai protestano contro l’attuale governance capitanata da Giampaolo Rossi, dirigente nominato in quota Fratelli d’Italia.

“Ci troviamo di fronte al crollo degli ascolti Rai dovuto a un palinsesto non all’altezza delle sfide necessarie per il servizio pubblico. Si pone dinnanzi agli occhi di tutti il tema della visione di fondo che la Rai deve avere e che oggi non ha. La destra, invece di occuparsi di questo con forza, professionalità e determinazione, si concentra nella distribuzione di posti e prebende in nome del più bieco amichettismo”, la dura nota del partito guidato da Elly Schlein. “Mentre la vigilanza resta bloccata dal ricatto della maggioranza, gli ascolti della Rai continuano a precipitare, soprattutto nel settore dell’informazione, dove assistiamo a una vera e propria desertificazione”, protesta il movimento di Giuseppe Conte.

“Un tempo i programmi di approfondimento erano punti di riferimento, oggi vengono sistematicamente penalizzati da scelte di palinsesto incomprensibili”, affermano i parlamentari pentastellati: “Un esempio? Fiction di grande successo, capaci di catalizzare milioni di spettatori, vengono mandate in onda in diretta concorrenza con trasmissioni storiche d’informazione. È successo con Rocco Schiavone contro Chi l’ha visto?, e si ripete con Imma Tataranni opposta a Report. Chi ha interesse a sabotare l’informazione di qualità? Come se non bastasse, la Rai autorizza con leggerezza la partecipazione di suoi volti di punta sulle reti concorrenti, depotenziando i propri programmi”.

Nel mirino finisce anche l’ospitata di Stefano De Martino a “Che tempo che fa”, in onda ieri sera sul Nove subito dopo la fine “Affari Tuoi”: “Un conduttore che già raccoglie ottimi ascolti, ha bisogno di fare promozione sul Nove? Ma a chi serve davvero questa ospitata, a De Martino o a Fazio? È solo una coincidenza che entrambi abbiano lo stesso agente (il manager Beppe Caschetto, ndr)? Di certo, non si può pensare di premiare chi è responsabile di tutto questo affidandogli la supergestione dei palinsesti. Per salvare la Rai serve competenza, non amichettismo”, concludono gli esponenti del M5s.

 

 

stefania nobile davide lacerenza

I COGLIONI VANNO INCULATI, E I CRIMINALI ARRESTATI – LA FIGLIA DI WANNA MARCHI, STEFANIA NOBILE, È FINITA IN MANETTE CON IL SUO EX COMPAGNO, DAVIDE LACERENZA, TITOLARE DELLA GINTONERIA DI MILANO: SONO ACCUSATI DI AUTORICICLAGGIO, FAVOREGGIAMENTO, SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE E DETENZIONE E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI – AVREBBERO IMBASTITO UNA LUCROSA ATTIVITÀ, PROCURANDO RAGAZZE E DROGA A UNA SERIE DI CLIENTI. NELL’ATTIVITÀ SAREBBE STATO COINVOLTO ANCHE UN FACTOTUM, DAVIDE ARIGANELLO –

DAILY MAGAZINE

 

Emergenza carceri, in Campania sovraffollamento del 134%

NAPOLI – In Campania – secondo dati aggiornati al 21 febbraio – sono 7.524 i detenuti presenti a fronte di 5.584 posti disponibili, con un indice di sovraffollamento del 134%.

La maratona per accendere i riflettori sull’emergenza carceri ha fatto tappa anche a Napoli, nel pomeriggio, a piazzale Cenni, tra il Palazzo di Giustizia e il carcere di Poggioreale, con l’iniziativa ‘Carcere: liberare la speranza!’ .”Abbiamo bisogno di una misura deflattiva subito per coloro che devono scontare un anno di carcere e che non hanno reati ostativi. In Italia sono mille, in Campania 907″, ha detto Samuele Ciambriello, garante campano e portavoce della Conferenza dei garanti territoriali parlando nel piazzale che offre la vista ad alcuni padiglioni del carcere di Poggioreale. Gli stessi detenuti, dalle finestre, hanno salutato i partecipanti all’iniziativa, scandendo il nome del garante. Da una delle finestre i detenuti hanno mostrato un lenzuolo con la scritta “Misure alternative al carcere”.

“Abbiamo bisogno di figure di accoglienza: psicologi, psichiatri, assistenti sociali. In tutta Italia ogni 16 detenuti c’è un volontario. La presenza di questa figura di ascolto è fondamentale”. Sul sovraffollamento ha parlato di un numero chiuso “nel senso che se sono X i posti a Poggioreale, non bisogna portare altri detenuti. E così in altre carceri. E questa è la nostra vera provocazione per dire: utilizzate di più braccialetti e arresti domiciliari, ma il carcere deve essere una extrema ratio. Abbiamo bisogno di non incarcerare per piccoli reati, abbiamo bisogno di misure alternative al carcere. Questo è un appello anche per la magistratura di sorveglianza”.

Aversa: tre dirigenti di squadra colpiti da daspo per aggressione arbitri

 

 

Aversa – Tre dirigenti di una squadra di calcio della provincia di Caserta sono stati colpiti da un provvedimento di Daspo della durata di tre anni. Il Questore di Caserta, Andrea Grassi, ha emesso la decisione a seguito di un’aggressione alla terna arbitrale avvenuta al termine della partita di Eccellenza tra Puteoli Real Normanna e A.S.D. Albanova Calcio, disputata il 1° dicembre scorso allo stadio “Bisceglia” di Aversa e terminata 0-0.

Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, al termine dell’incontro, tre dirigenti di una delle due squadre sono entrati in campo per aggredire gli arbitri, ritenendoli responsabili del mancato riconoscimento di un rigore e dell’annullamento di un gol. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il provvedimento, notificato nei giorni scorsi, vieta ai tre dirigenti l’accesso a tutti gli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni calcistiche, a partire dalla Serie A fino alla Terza Categoria, per un periodo di un anno ciascuno. Per gli stessi fatti, i tre sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. Si precisa che un precedente comunicato stampa conteneva un errore nel computo degli anni di daspo comminati, che sono tre e non nove come erroneamente indicato in precedenza. Si prega di considerare questo comunicato come unico valido.