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Pericolo sismico, Oliviero: “Nel 2019 fornimmo una soluzione per evitare “deportazioni” e valorizzare le aree interne”
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Pericolo sismico, Oliviero: “Nel 2019 fornimmo una soluzione per evitare “deportazioni” e valorizzare le aree interne”
“Nel 2019 come Consiglio regionale avevamo previsto e fornito già una soluzione: ripopolare le aree interne della Campania collegate con mezzi pubblici veloci, come la vecchia linea Alifana, oggi Eav, che conduce, ad esempio, in meno di un’ora da Piedimonte Matese a Napoli. Penso anche ai treni metropolitani che permettono di connettere zone interne della regione in tempi rapidissimi con il capoluogo partenopeo. Il nostro piano, di fatto, già nel 2019 prevedeva di bloccare le “deportazioni” dei cittadini dell’area napoletana verso le Regioni e Province autonome gemellate e inserite nel piano di evacuazione previsto dal Dipartimento della Protezione Civile gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Così, il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, che spiega la natura di un ordine del giorno del 2019 che individuava una soluzione possibile in caso di sisma e bradisismo. “Bisogna ripartire da quell’elaborato consiliare facendo sentire la popolazione oggi residente nelle zone rosse “vesuviana e flegrea” destinatarie di una meta vicina, in caso di pericolo. Confinarla, invece, in luoghi lontani significherebbe produrre un’alterazione del metabolismo di vita e un impoverimento della nostra identità. La valorizzazione delle aree interne, il recupero delle case abbandonate che nella Regione Campania sono tantissime comprensive di borghi e centri spopolati – continua Oliviero – possono evitare l’evacuazione verso Regioni del Nord Italia. Tutelare la radice, non permettere che la gente venga sradicata in maniera definitiva dal proprio ambiente di vita e di lavoro, coincide proprio con il possibile recupero dell’entroterra e dei luoghi in cui i cittadini potranno soggiornare senza distaccarsi definitivamente dal posto di origine”.