«Danilo Petrucci, il mago della pioggia, vince a Le Mans dominando dal primo all’ultimo giro una gara su di una pista bagnata e infida. Per il pilota umbro della Ducati ufficiale è il secondo successo della carriera, dopo quello del Mugello dello scorso anno. Ieri ha resistito al ritorno di un sorprendente Alex Marquez, il fratellino del Cannibale Marc che finora era sembrato solo un (raccomandato) comprimario. Sul podio sale anche Pol Espargaró con la Ktm. Disastro Yamaha: Valentino Rossi è scivolato alla prima curva, Franco Morbidelli dopo una decina di giri, Fabio Quartararo ha chiuso solo nono però mantiene la leadership nella classifica della MotoGP con Andrea Dovizioso – in grandissima difficoltà nel finale e quarto al traguardo – che comunque accorcia a -19 il gap dal francese e torna a sorridere» [Calandri, Rep].
«Uno ha vinto la gara, in testa dal primo all’ultimo giro. L’altro è in corsa per il titolo mondiale. Petrucci, Dovizioso e la Ducati: che bella storia italiana, vero? Non illudetevi: è già finita. Forse non è mai cominciata. I due piloti sono stati messi alla porta con largo anticipo, e pazienza se ora salgono sul podio. “Petrux” tra qualche mese correrà con la Ktm, il Dovi rischia di diventare campione e non avere neppure una moto. Sembra impossibile, invece: quelli di Borgo Panigale riescono sempre a farsi male da soli» [ibid].