Mai visto imbronciato. Neppure quando temeva qualcosa di spiacevole, tipo il mancato rinnovo del contratto al Circolo Canottieri che è stata la sua seconda casa. Ma probabilmente qualche presidente post de Gaudio e Bracale ha finto di pensarci su per vederlo una volta almeno inquieto. Il sorriso è stato il tratto più evidente di Rosario Mazzitelli, per anni allufficio stampa della Regione ma soprattutto vicino allo sport e in particolare al nuoto e alla pallanuoto.
Il carrello di una vecchia Olivetti mi avrebbe aiutato a trovare il ritmo, a darmi una scossa. Ma questa tastiera silenziosa rende più cupo il ricordo, più urticante il riavvolgere nastri e nastri di memoria. Era la persona al momento giusto nel posto giusto e nellepoca sbagliata. Eh si perchè se fosse nato nellepoca della belle èpoque, le grandi serate con dame e cavalieri sarebbero state pane e marmellata per lui. Ma spiccava anche in tempi di selvaggeria online, smartphone come lame. Vicino ai colleghi nei momenti conviviali e soprattutto di lavoro. Chi lo ha ritrovato portavoce di assessori o ancora più dirigente e trait dunion tra grandi assi tipo Rosolino e supersquadre tipo I giallorossi in calottina. Aveva il culto dellaggregazione: mai divisivo, sempre inclusivo. Le Olimpiadi giallorosse, tennis e pallanuoto per giornalisti con le vecchie glorie del circolo, erano il suo divertimento professionale. Un sorriso sfolgorante, lo sapeva e ne faceva mostra come dono di Dio: laureato in legge, allattività di dipendente regionale affinò negli anni doro del Napoli la corrispondenza per Avvenire, col gagliardetto giallorosso appuntato sul cuore. Dal sodalizio antico con Paolo Trapanese, lincarico alla Federnuoto Regionale ed eccolo maestro di cerimonia alla Festa del Nuoto.
Nella palazzina di Portici, in quella piazza Poli dove conobbe il suo grande amore Nuccia, da cui ha avuto meravigliosi figli: Giovanni e Lidia, ha trascorso le ore precedenti il ricovero ospedaliero senza scampo. Fino a quel momento, un nonno rampante, svettante, ammaliante, avvolgente. In fondo tanti mi hanno chiesto: quanti anni aveva? Pelle liscia, occhi vivaci, il sorriso da pubblicità, ancora agile nel fisico. Era senza età, essendo capitato destreggiandosi alla grande in unepoca lontana dalla sua. Come coriandoli trascinati dal vento, rimetto assieme brindisi di Capodanno, giornate a Capri e serate allAnema & Core, e tanti tanti discorsi sui colleghi, per i colleghi con lUssi nel cuore.
Aveva già in mente lo scambio di auguri di Natale, riversando sul suo storico amico Mario Zaccaria il nostro presidente il proverbiale entusiasmo raccomandando di premiare giornalisti che rappresentassero tutte le province, ogni forma di espressione dai giornali a radio e tv, dai siti alle agenzie. Uno per tutti, e tutti per Rosario oggi piangiamo un irripetibile personaggio.
L’Associazione nazionale delle testate online (Anso), la Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc) e la Federazione nazionale della Stampa italiana, sindacato unico e unitario dei giornalisti italiani, hanno sottoscritto nella serata di ieri, giovedì 29 ottobre, un accordo collettivo nazionale transitorio per la regolamentazione delle prestazioni di lavoro giornalistico nelle testate online di informazione locale aderenti ad Anso e nelle testate periodiche aderente alla Fisc.
L’accordo, che ha validità dal primo novembre 2020, è propedeutico alla sottoscrizione di un contratto collettivo di settore che le parti si sono impegnate a definire entro il 30 giugno 2021 e si è reso necessario per non lasciare senza regolamentazione contrattuale le aziende che applicavano il contratto collettivo Uspi-Fnsi, che ha cessato di produrre ogni effetto il 30 maggio scorso.
«Oggi commenta Marco Giovannelli, presidente di Anso è una giornata storica per il mondo dell’editoria digitale. Anso in questi anni si è sempre battuta perché il settore venisse considerato come merita. In questi mesi di crisi tutti hanno potuto vedere l’importante ruolo svolto dall’editoria locale ed iperlocale. Ringraziamo i colleghi della Fisc e della Fnsi per avere colmato in tempi brevissimi, nonostante la situazione contingente, il vuoto normativo creatosi dopo la cancellazione del precedente contratto. Viene così garantito un percorso che consentirà ai piccoli editori digitali di far crescere le proprie aziende e l’occupazione».
Per Chiara Genisio, vicepresidente Fisc, «questo accordo costituisce un elemento di certezza in una fase molto difficile per il Paese e soprattutto per il mondo dell’informazione. Un passo importante che offre opportunità, tutela e dignità ai giornalisti che operano nelle testate aderenti alla nostra Federazione. Un traguardo molto significativo per i nostri giornali radicati nel territorio, dal Nord al Sud dell’Italia, che soprattutto in questa fase di emergenza continuano a essere autentici punti di riferimento delle comunità locali».
«Affrontare le criticità del settore dell’informazione, aggravate dall’attuale situazione di emergenza, è necessario e ineludibile. La disponibilità manifestata dagli editori della Fieg di riprendere il confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico va accolta e verificata nei fatti». Lo ha affermato Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, incontrando, giovedì 29 ottobre, il delegato alle relazioni sindacali della Fieg, Lino Morgante.
«Per la Fnsi ha aggiunto è imprescindibile che il confronto abbia al centro i temi dell’innovazione e della lotta alle diseguaglianze. Soltanto in un quadro di regole che valorizzino il lavoro regolare è possibile declinare la flessibilità richiesta dagli editori che, altrimenti, diventerebbe soltanto un inaccettabile moltiplicatore di precarietà».
Il caso Napoli è stato trattato dalla commissione parlamentare Antimafia, dove sono stati ascoltati sia i colleghi Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco, minacciati ad Arzano, sia il giornalista di Sky Paolo Fratter, aggredito insieme all’operatore durante gli scontri che ci sono stati durante le proteste anti-Covid di venerdì scorso. All’incontro erano presenti il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, e il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri. Sono state illustrate le criticità sul territorio e, in particolare, gli attacchi sempre più frequenti alla stampa, come dimostrano i dati del Ministero dell’Interno. È stata accolta la proposta del presidente Giulietti di portare la Commissione sul territorio della Campania come segnale di vicinanza e per ascoltare direttamente i colleghi minacciati. Inoltre, l’Antimafia acquisirà il materiale relativo agli scontri e alle aggressioni ai cronisti per girarlo alle autorità competenti. Ringraziamo il presidente della commissione Walter Verini per la sensibilità dimostrata sullargomento e per aver voluto questa audizione e i parlamentari di tutti gli schieramenti che in maniera unanime hanno accolto le richieste e sollecitato iniziative.
Per l’emergenza Covid-19 e viste le particolari esigenze legate al lavoro giornalistico, il Sindacato unitario giornalisti della Campania ha firmato una convenzione con il poliambulatorio Diagnostic Center Srl (via San Giacomo dei Capri, 38 Napoli) che prevede per gli iscritti al SUGC, in regola con le quote sociali, un prezzo agevolato di 50 euro per il tampone naso-faringeo per l’analisi dell’RNA virale con metodiche di biologia molecolare. Il tampone può essere effettuato non solo in sede ma anche a domicilio.
Potranno accedere alla convenzione anche i familiari degli associati, ma i nomi dovranno essere comunicati alla segreteria del SUGC che provvederà a segnalarli al centro diagnostico.
Tel. 081.2411945-333.8257892
Coloro che si devono sottoporre al tampone devono scaricare e compilare questo MODULO.
«L’esame in aula al Senato dei ddl sulle liti temerarie e la riforma della diffamazione a mezzo stampa, che comincerà domani, rischia di trasformarsi in una beffa per i giornalisti. Le riforme, il cui obiettivo è quello di sanzionare chi promuove azioni giudiziarie temerarie contro i giornalisti e cancellare il carcere per i cronisti, rischiano di esserlo soltanto di facciata. Nelle ultime ore, infatti, ha ripreso corpo quel partito trasversale agli schieramenti che punta a imbavagliare i giornalisti e gli organi di informazione». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Anche fra le forze di maggioranza proseguono c’è chi sta lavorando alacremente per ridurre al minimo le sanzioni contro chi, attraverso querele e richieste di risarcimento danni, punta a impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro, stravolgendo il senso della proposta presentata dal senatore Primo Di Nicola. Allo stesso tempo, si aumentano le sanzioni pecuniarie a carico di giornalisti ed editori in caso di diffamazione. La volontà di colpire giornalisti e organi di stampa è palese. Se c’è qualcuno, anche nella maggioranza di governo, che spera di far passare sotto silenzio quello che è un chiaro attacco al diritto di cronaca, approfittando dell’emergenza sanitaria, si sbaglia. Qualsiasi colpo di mano troverà, anche in questa fase, una ferma presa di posizione».