HomePrimo PianoVenti detenuti del reparto “Sex Offenders” del carcere di Secondigliano imbarcati sul...
Venti detenuti del reparto “Sex Offenders” del carcere di Secondigliano imbarcati sul galeone “Seizeronove” dello psichiatra Adolfo Ferraro
1.119
Il “Caffè Letterario” delle Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, lunedì 30 novembre, alle ore 19, presenterà in diretta streaming su Facebook
Venti detenuti del reparto “Sex Offenders” del carcere di Secondigliano imbarcati sul galeone “Seizeronove” dello psichiatra Adolfo Ferraro
Gli autori si sono immedesimati nel “Visconte dimezzato” di Italo Calvino in un laboratorio di lettura e scrittura creativa, “Lupus in Fabula”
Il “Caffè Letterario” delle Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, lunedì 30 novembre, alle ore 19, presenterà in diretta streaming su Facebook il libro dello psichiatra Adolfo Ferraro “Seizeronove”, galeoni e galeotti, con l’autore. Introduce e conclude l’Avv. Fiorentina Orefice, componente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine Avvocati di Santa Maria Capua Vertere. Intervengono la dottoressa Marinella Graziano, magistrato della Sezione Misure Prevenzione Antimafia del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; l’avvocato Renato Iaselli, vice presidente dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere; l’avvocato Francesca Della Ratta, componente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine di Santa Maria Capua Vetere e lo scrittore e cronista giudiziario Dott. Ferdinando Terlizzi. Modera l’avvocato Giovanna Barca componente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine di Santa Maria Capua Vetere.
Seizeronove nasce da un laboratorio di lettura e scrittura creativa, “Lupus in Fabula”, tenuto nel Carcere di Napoli Secondigliano da un gruppo di volontarie e da uno psichiatra, con venti detenuti responsabili di reati sessuali. Dopo la lettura collettiva de Il Visconte dimezzato di Italo Calvino si è lavorato sul testo e sui suoi personaggi, utilizzando i meccanismi della creatività, della riflessione, dello psicodramma e della scrittura. La pubblicazione è arricchita oltre che dal Ferraro anche dagli interventi critici e metodologici di Giuliano Balbi, Maria Pia Daniele, Amalia Fanelli, Davide Iodice e Luigi Romano.
Da qui l’elaborazione di una storia, prima individuale poi comune, che inevitabilmente rappresenta anche le proprie condizioni, con lo scopo di acquisire una consapevolezza che non nega e non giustifica, non è né complice e non è accusatore, ma aiuta a comprendere.
Adolfo Ferraro è autore di diverse pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo, (“Delitti e Sentenze Esemplari” – Centro Scientifico Editore, 2005 – con prefazione di Ugo Fornari; “Materiali dispersi”, storie dal manicomio criminale, con prefazione di Massimo Picozzi –Tullio Pironti Editore – 2010; “Le Evasioni Possibili”, Arte Reclusa, Rogiosi Editore – 2019) e si occupa formazione come docente a contratto di Psichiatria Forense Criminologia Clinica e nei corsi di formazione e di aggiornamento del Ministero della Giustizia. È stato per molti anni Direttore dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa, contribuendo al suo superamento. Vive e lavora a Napoli.