Prima ovvietà: nessuno fa niente per niente. Quindi, “responsabili”, “disponibili” o “costruttori” che siano, i parlamentari che passano dall’opposizione alla maggioranza (o viceversa, ma è più raro) restano dei voltagabbana che vogliono salvare la poltrona, se non conquistarne altre. A meno che non siano stati eletti in un partito di maggioranza e l’abbiano mollato strada facendo, come i 48 di Iv e molti ex M5S (nel qual caso sarebbe un atto di coerenza). Poi ci sono quelli che si fanno pagare, tipo De Gregorio o quell’anonimo senatore di centrosinistra che B. disse disposto a passare a destra se l’amico Saccà avesse scritturato una sua protetta a Raifiction. Seconda ovvietà: i giallorosa cercano una dozzina di senatori per rimpiazzare i renziani; intanto le quattro destre (Salvini, Meloni, B. e l’Innominabile) tentano di trattenere tutti i propri e di acquisire qualche giallorosa. Terza ovvietà: salvo pochi big, nessuno vuole le elezioni anticipate perché nessuno è certo di essere rieletto. Per fortuna i parlamentari sono stati tagliati da 945 a 600, altrimenti ora i posti da chiedere o da offrire sarebbero 345 in più.
Conte non ha né i soldi né le tv di B. E nemmeno posti da garantire, a parte i tre strapuntini liberati da Iv. Tutti dicono che farà un partito per far rieleggere chi passa con lui. Ma è una balla. Oltre alla prosecuzione della legislatura, offre un progetto politico: nell’immediato, una buona (si spera) gestione del Recovery, della lotta al Covid e delle vaccinazioni; in prospettiva, un centrosinistra formato, oltreché da M5S, Pd e LeU, da una forza di centro il cui embrione sono i “costruttori”, per intercettare i voti in fuga da Iv e FI, anziché regalarli a Lega e FdI. Altri, vedi gli sms del leghista Borghi ad alcuni 5Stelle, promettono posti e poi tuonano contro inesistenti “mercati delle vacche” altrui. Del resto, senza voltagabbana, in questa legislatura figlia di una legge elettorale proporzionale, non sarebbe nato alcun governo e saremmo tornati a votare all’infinito. Solo il M5S aveva promesso che avrebbe governato con chi ci stava (esclusa FI). Invece Lega e Pd avevano giurato “mai col M5S” e poi ci hanno governato entrambi. Oggi le alternative sono soltanto quattro: 1) governo Conte2bis con alcuni “costruttori” (ex M5S ed ex Iv, dunque non-voltagabbana, e voltagabbana centristi); 2) governo di Tizio o Caio con M5S, Pd, LeU e Iv, di nuovo ricattato dallo Scilipoti di Rignano; 3) governo tecnico o istituzionale o di larghe intese con tutti voltagabbana (pezzi di tutti i partiti); 4) elezioni in piena pandemia e poi B., Salvini e Meloni a gestire Recovery, Covid e Quirinale. Quindi, ultima ovvietà: il Conte2bis con i costruttori e senza Iv è la soluzione peggiore, escluse tutte le altre.
FONTE.IL FATTO QUOTIDIANO
DI MARCO TRAVAGLIO